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Dateci in fretta quello che ci spetta

Temi della nuova rivista syndicom n. 31

Per trent’anni l’inflazione non ha mai rappresentato un problema. Ma ora, con gli aumenti generalizzati dei prezzi, l’impennata dei costi dell’energia, gli ormai consueti rincari di cassa malati, si sta scatenando una tempesta perfetta. Per di più, la crisi combinata clima/Covid/Ucraina sta accrescendo le disuguaglianze sociali, mettendo in crisi le famiglie con i redditi più bassi. Senza un tetto ai prezzi e un adeguamento dei salari, la situazione creerà miseria e sofferenze per migliaia di persone.

Illustrato dai colori vivaci dell’illustratore Reto Crameri, il dossier dell’ultimo numero della rivista di syndicom è dedicato proprio all’inflazione. E alle sue origini: gli aumenti dei prezzi sono generati dall’avidità delle imprese e dalla pericolosa spirale prezzo-profitto che regala dividendi folli agli azionisti. Che fare, allora? Il giornalista Oliver Fahrni che ha curato il dossier ipotizza un tetto ai prezzi di beni comuni come acqua ed energia, l’imposizione di una tassa sui profitti di guerra e una compensazione generalizzata su salari, rendite e prestazioni sociali. Ed è quanto chiede anche Daniel Lampart, capoeconomista USS, nel suo editoriale: “L’inflazione deve essere compensata dal 3 al 3,5%, a seconda che si applichino i rincari annuali o mensili. In secondo luogo, i salari reali devono essere aumentati in linea con una crescita della produttività del lavoro di circa l’1% l’anno. Infine, è necessario recuperare il ritardo accumulato. Perché negli ultimi anni i salari sono aumentati troppo poco per molti lavoratori con redditi normali e bassi”. Infine, è giunto il momento di investire nella ristrutturazione ecologica, come indicato dai sindacati ormai 16 anni fa. Il rischio è l’estinzione, come spiega lo scrittore Bernard Fischli: non esiste infatti un pianeta di riserva.

Di ecologia e futuro parla anche Margot Chauderna, co-presidente dei Giovani Verdi svizzeri. Nell’intervista a cura di Federico Franchini, Chauderna descrive gli scopi dell’iniziativa per un fondo per il clima, appena lanciato da Verdi, Socialisti e USS, per sostenere investimenti pubblici in infrastrutture, aziende e industrie: una sorta di Green New Deal.

Sulla rivista si parla anche del sondaggio sui reali salari dei subappaltatori nella logistica, del servizio di consulenza pensionistica realizzato con la creatività dei pensionati syndicom, del nuovo opuscolo sul sessismo nelle redazioni. Chiude il numero un appassionante ritratto di Fatima Lee, presidentessa del GI Migrazione del Canton Zurigo.

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