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La commissione del Consiglio degli Stati boccia la petizione che chiedeva di fermare i tagli al personale Swisscom

La commissione dei trasporti e delle telecomunicazioni del Consiglio degli Stati (CTT-S) non prende sul serio le richieste dei dipendenti della Swisscom. Ieri si è infatti espresso contro la petizione syndicom che chiedeva di fermare lo smantellamento all’organico di Swisscom. Così facendo, la maggioranza conservatrice della commissione travisa la situazione nell’azienda e si schiera contro gli interessi del personale.

Le alte attese economiche che il Consiglio federale nutre nei confronti della Swisscom anno dopo anno producono tagli all’organico sospinti da considerazioni puramente politico-finanziarie. Ecco perché il sindacato syndicom nella primavera del 2018 ha lanciato una petizione contro i tagli all’organico di Swisscom. In autunno syndicom aveva depositato presso il Consiglio federale e il Parlamento questa petizione firmata da 4‘000 dipendenti Swisscom. A inizio anno la Commissione dei trasporti e delle telecomunicazioni del Consiglio nazionale (CTT-N) aveva già trattato la petizione che chiedeva lo stop ai tagli del personale Swisscom. Dalle ultime elezioni il Consiglio nazionale è dominato da una chiara maggioranza conservatrice, dunque syndicom non si è meravigliato che la CTT-N bocciasse petizione, facendosi però co-responsabile dello smantellamento in atto alla Swisscom. Ora la maggioranza della commissione del Consiglio degli Stati, altrettanto dominato dalla destra, ha confermato la decisione.
 
Senza partnership sociale nessuno sviluppo sostenibile
In Svizzera il partenariato sociale è un valore molto rispettato. Grazie alla forte rappresentanza in azienda syndicom può costantemente migliorare le condizioni di lavoro dei dipendenti Swisscom. Anche la petizione contro i tagli all’organico ha avuto un suo effetto sulla pianificazione 2019 del personale di Swisscom; infatti, alla sua conferenza stampa di bilancio di quest’anno, l’azienda ha annunciato che quest’anno è prevista solo un’esigua riduzione dell’offerta d’impiego. Ma per una forte piazza economica Svizzera, per dei posti di lavoro sicuri ed una politica sostenibile del personale servono anche le giuste condizioni quadro. Per questo syndicom rinnova il suo invito al Consiglio federale a ritoccare i suoi obiettivi strategici per il bene dei dipendenti Swisscom e per uno sviluppo sostenibile dell’azienda.

Aspettative molto alte ma che poggiano su basi ridotte
Affinché la Swisscom possa conservare anche in futuro il suo alto standard di qualità, richiesto dalla politica, ed affermarsi sul mercato del lavoro come buon datore di lavoro, vanno urgentemente abbassate le aspettative del Consiglio federale sull’aumento di valore e sul rendimento. Una politica sostenibile del personale è indispensabile per un’azienda innovativa e altamente tecnologica. Soprattutto ai tempi della progressiva digitalizzazione e continuo cambiamento dei profili d’impiego e in presenza della sempre proclamata assenza di personale qualificato servono rapporti di lavoro stabili proprio per riuscire a reclutare questi specialisti. Tutto questo viene ignorato dalle due commissioni con le loro decisioni. Comunque, syndicom si rallegra del fatto che sia stata annunciata la necessità di tematizzare la strategia globale riguardo alle imprese parastatali nella prossima legislatura. Oggi come anche in futuro serve un forte servizio pubblico per la popolazione e l’economia svizzera. In questo senso il sindacato syndicom conta su una veduta lungimirante del Consiglio federale e dal 2020 su un miglior equilibrio nel Parlamento neoeletto.

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