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La strada verso l'indipendenza

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Tre anni fa ho concluso un apprendistato come informatico e da allora lavoro in questo settore. Da sei mesi soffro di mal di schiena e vorrei prendere in considerazione un’eventuale riqualificazione professionale. Vorrei rimanere nell’azienda. Il mio datore di lavoro è obbligato a propormi un altro impiego in considerazione delle motivazioni addotte e a finanziare tutte le formazioni necessarie per una mia riqualificazione?

No, il datore di lavoro non è tenuto per legge a offrirti un altro impiego oppure a finanziarti una riqualificazione professionale. Hai comunque la possibilità di far valere un diritto alla formazione nel caso in cui questo sia definito dal CCL oppure dal regolamento della tua azienda. Informati presso il datore di lavoro.

Se potessi ripartire liberamente il mio orario di lavoro, non avrei bisogno di ricorrere a una riqualificazione professionale. Sulle piattaforme di crowdworking ho visto che ci sono diversi lavori che potrei svolgere come informatico indipendente. A chi posso rivolgermi e come devo agire se voglio mettermi in proprio e necessito di supporto finanziario?

L’assicurazione per l’invalidità (AI) offre un aiuto finanziario – denominato ufficialmente «aiuto in capitale» – a chi intraprende un’attività indipendente, concesso di regola sotto forma di prestito rimborsabile con interessi. Tale aiuto può essere concesso come prestito senza obbligo di rimborso, a tasso zero oppure con gli interessi.

In tal caso devi iscriverti all’assicurazione per l’invalidità e richiedere un aiuto finanziario. È necessario soddisfare diversi requisiti. In particolare, il tuo stato di salute e il tipo di lavoro devono consentirti di garantire la tua attività per diversi anni. Inoltre, devi richiedere alla cassa di compensazione del tuo Cantone di residenza un certificato che riconosca la tua attività indipendente. I requisiti sono piuttosto severi. La cassa di disoccupazione paga fino a 90 indennità giornaliere per l’avvio di un’attività indipendente. Anche in questo caso si applicano regole severe e il riconoscimento dello status di indipendente da parte della cassa di compensazione. C’è anche la possibilità di fondare una start-up e richiedere un credito oppure di lanciare un crowdfunding.

Se come lavoratore indipendente non ho un reddito sufficiente e pertanto svolgo uno o più lavori secondari, devo versare dei contributi alle assicurazioni sociali?

Dipende da quanto guadagni come lavoratore indipendente. Se è meno di 9’600 franchi all’anno, pagherai il contributo minimo di 503 franchi. Come lavoratore indipendente non sei però assicurato contro la disoccupazione e neppure obbligatoriamente contro gli infortuni. Non disponi nemmeno di una cassa pensioni.

A seconda del lavoro secondario che svolgi, è possibile che tu non rientri nei parametri previsti dalle assicurazioni sociali, ovvero che il datore di lavoro non ti versi i contributi AVS e i contributi per la cassa pensioni, che tu non sia assicurato contro la perdita di guadagno in caso di infortunio o malattia ed eventualmente che tu non abbia alcun diritto all’indennità di disoccupazione. Prima di metterti in proprio oppure di esercitare più attività, è pertanto importante che tu ti informi presso il sindacato sui tuoi diritti e doveri.

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