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Petizione di 470 giornalisti a favore del mantenimento di un CCL con un regolamento dei salari minimi

Il 29 agosto scorso è stata inviata alla presidente di Médias Suisses, Valérie Boagno, una petizione corredata dalle firme di circa 500 giornalisti. In questa petizione si chiede il mantenimento del regolamento dei salari minimi nel contratto collettivo di lavoro (CCL) della stampa romanda. Nel dicembre 2012, gli editori avevano annunciato che nel 2014 avrebbero voluto rimettere in discussione le conquiste ottenute.

 

La petizione ha ottenuto “un buon successo” come annunciato con soddisfazione nel comunicato stampa firmato congiuntamente dai due sindacati syndicom e impressum. Una partecipazione così notevole mostra l'inquietudine che serpeggia tra i giornalisti e la loro “fermissima volontà di combattere” per un CCL con un regolamento dei salari minimi, così come avviene nel contratto attualmente in vigore. Le redazioni di Tamedia e di Ringier hanno firmato la petizione a ranghi pressoché compatti.

All'incirca ottanta giornalisti di tutta la Svizzera francese hanno appoggiato l'inoltro di questa petizione manifestando a Losanna davanti alla sede di Médias Suisses (vedi in calce il riepilogo del discorso). «Un contratto collettivo di lavoro senza regolamento salariale non ha alcun valore. Noi dobbiamo evitare di cadere nella stessa trappola della Svizzera tedesca e del Ticino in cui non esiste più un CCL e questo da ben nove anni» ha ribadito con fermezza Stéphanie Vonarburg, segretaria centrale di syndicom. «Noi siamo convinti che occorra una soluzione comune e non un diktat unilaterale da parte degli editori», questo il commento di Daniel Suter, presidente di impressum. «Occorre che tutto il settore e voi tutti giornalisti coinvolti esercitiate una pressione per mostrare agli editori che ci tenete a questo CCL e a dei regolamenti con i salari minimi. syndicom e impressum vi sostengono nei provvedimenti che si renderanno necessari per esercitare una forte pressione e per conservare un CCL valido, un CCL che un giorno potrebbe essere esteso a livello nazionale» ha poi aggiunto Stéphanie Vonarburg.

Una delegazione composta dal presidente e dalla segretaria centrale di impressum e da cinque giornalisti ha inoltrato la petizione a Valérie Boagno. La discussione «vivace» a dire di uno dei partecipanti è durata all'incirca due ore.

Le trattative con gli editori sono in corso e la questione del mantenimento del regolamento risulta “cardinale”. Azioni di questo genere si sono tenute anche nel resto della Svizzera romanda. Gli editori sono arroccati sulle loro posizioni. Le trattative continuano. (YS)

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