Discorso Patrizia Mordini

Discorso di Patrizia Mordini sulla parità salariale

Colleghe, colleghi

È arrivata l’ora di fare finalmente un passo avanti! Per quanto ancora noi donne dobbiamo attendere il salario che ci spetta, di diritto? La differenza salariale è del 20%. Noi tutti lo sappiamo – da molto tempo. Lo sa la politica, lo sanno le aziende, lo sanno i datori di lavoro! Secondo alcune ricerche le donne in Svizzera guadagnano ca. 7,7 miliardi di franchi in meno.

E il buco di questi soldi che mancano lo sentono bene le singole famiglie! Eccome! Lo sentono soprattutto le mamme single, le donne con salari bassi, le migranti. In Svizzera è in atto una precarizzazione!

Chi ci guadagna da una parità salariale non realizzata?? Le aziende! I datori di lavoro!

Il controllo salariale volontario non ha funzionato. Chiedere alle aziende “per favore, per favore, partecipate anche voi” non ha portato da nessuna parte! Hanno partecipato soltanto aziende ed amministrazioni pubbliche, comuni ecc. Ma tutti – tutti - devono rispettare la parità salariale. TUTTI!

Le verifiche salariali obbligatorie, chieste dal progetto, devono essere accettate dal Consiglio nazionale e dal Consiglio agli Stati! Tutto il resto non lo accetteremo!

Quello che lo scorso mercoledì (würkli oder scho länger?) È successo in seno al Consiglio degli Stati – rappresenta un affronto a tutte le donne!

Ecco perché la nostra presenza oggi qui è così importante – non ci possono ignorare! Siamo più della metà della popolazione! E siamo molto arrabbiate – ora basta!!

Noi sindacati ci battiamo da decenni per la parità salariale, care colleghe e cari colleghi! 

E vorrei concludere con le parole della Consigliera federale Sommaruga, che ha chiesto analisi salariali obbligatorie al Consiglio federale – parole che hanno centrato il nocciolo della questione:

"Nella differenza salariale l’unica cosa che si rispecchia è che: La donna vale meno dell‘uomo! E questo atteggiamento non lo tolleriamo!“

Discorso di Patrizia Mordini sulla parità salariale

Colleghe, colleghi

È arrivata l’ora di fare finalmente un passo avanti! Per quanto ancora noi donne dobbiamo attendere il salario che ci spetta, di diritto? La differenza salariale è del 20%. Noi tutti lo sappiamo – da molto tempo. Lo sa la politica, lo sanno le aziende, lo sanno i datori di lavoro! Secondo alcune ricerche le donne in Svizzera guadagnano ca. 7,7 miliardi di franchi in meno.

E il buco di questi soldi che mancano lo sentono bene le singole famiglie! Eccome! Lo sentono soprattutto le mamme single, le donne con salari bassi, le migranti. In Svizzera è in atto una precarizzazione!

Chi ci guadagna da una parità salariale non realizzata?? Le aziende! I datori di lavoro!

Il controllo salariale volontario non ha funzionato. Chiedere alle aziende “per favore, per favore, partecipate anche voi” non ha portato da nessuna parte! Hanno partecipato soltanto aziende ed amministrazioni pubbliche, comuni ecc. Ma tutti – tutti - devono rispettare la parità salariale. TUTTI!

Le verifiche salariali obbligatorie, chieste dal progetto, devono essere accettate dal Consiglio nazionale e dal Consiglio agli Stati! Tutto il resto non lo accetteremo!

Quello che lo scorso mercoledì (würkli oder scho länger?) È successo in seno al Consiglio degli Stati – rappresenta un affronto a tutte le donne!

Ecco perché la nostra presenza oggi qui è così importante – non ci possono ignorare! Siamo più della metà della popolazione! E siamo molto arrabbiate – ora basta!!

Noi sindacati ci battiamo da decenni per la parità salariale, care colleghe e cari colleghi! 

E vorrei concludere con le parole della Consigliera federale Sommaruga, che ha chiesto analisi salariali obbligatorie al Consiglio federale – parole che hanno centrato il nocciolo della questione:

"Nella differenza salariale l’unica cosa che si rispecchia è che: La donna vale meno dell‘uomo! E questo atteggiamento non lo tolleriamo!“

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