Privatizzare PostFinance?

Servizi di pagamento e prestazioni postali devono andare a braccetto

Come possiamo evitare ulteriori esternalizzazioni e privatizzazioni? Il Consiglio federale vuole privatizzare PostFinance. La Posta e Swisscom continuano a risparmiare sulla pelle dei loro dipendenti, esternalizzando le prestazioni e smantellando le imprese appartenenti alla Confederazione. In quale modo syndicom affronterà tutte queste sfide?

Il Consiglio federale ha proposto di privatizzare PostFinance e di sospendere contemporaneamente il divieto ipotecario. syndicom vedrebbe di buon occhio se venisse allargato il campo di attività di Post- Finance. Ma siamo sicuri che la privatizzazione sia davvero necessaria per far accedere la Posta al mercato ipotecario? La riposta è un chiaro no. Infatti questa limitazione che il Consiglio federale ha imposto a Post Finance è svincolata dalla forma giuridica dell’azienda e potrebbe dunque essere sospesa anche senza privatizzazione. Di conseguenza l’agganciamento del divieto ipotecario a una parziale privatizzazione è un tentativo per conquistare l’appoggio politico a questo progetto. Ma sul fronte opposto c’è una forte resistenza: sono contrari i cantoni perché questo comprometterebbe gli utili delle loro banche cantonali e sono contrarie le banche in quanto PostFinance diventerebbe un concorrente potente. La popolazione rischierebbe di pagare parecchio più denaro per i servizi postali e bancari e le condizioni di lavoro di tutti i dipendenti postali cadrebbero ancor più sotto pressione. In questo senso la proposta del Consiglio federale dovrebbe avere zero chance di passare. Questo almeno dalle prime reazioni di opinione pubblica e Parlamento.

Servizio universale a rischio

L’unità del gruppo Posta è assolutamente necessaria. I servizi postali e finanziari costituiscono la spina dorsale della nostra economia nazionale. Con PostFinance lo Stato garantisce un servizio universale con prestazioni finanziarie. Durante la crisi delle banche PostFinance è assorta a porto sicuro per una larga fascia della popolazione. Quello che succederebbe nel caso si separassero i servizi finanziari da quelli postali lo vediamo molto bene in Germania, dove non si è riusciti a garantire a lungo termine l’autonomia della banca postale. Inoltre, la Posta si è dovuta ritirare massicciamente dal territorio. Nel frattempo non esiste più nessun ufficio postale che sia gestito direttamente dalla Posta. Ergo: il collegamento tra i vari servizi postali e finanziari è molto attrattivo per i clienti e costituisce la base fondamentale di un gruppo postale autonomo.

Contrasto con la politica economica

Nella «Nuova politica regionale» della Confederazione si mira a uno sviluppo economico decentrato. A questo fine è indispensabile un approvvigionamento universale (che va assolutamente mantenuto) di servizi finanziari e logistici. Quindi l’incombente ritiro dal territorio in atto alla Posta e a PostFinance è una totale contraddizione. Inoltre, nel caso di una frammentazione di PostFinance, si rende ancora più difficile l’influenza politica per imporre le esigenze del servizio universale. È davvero deplorevole che il Consiglio federale non voglia decidere una sospensione separata del divieto ipotecario. Le chance di essere accettata continuerebbero a essere piccole per i numerosi avversari, ma almeno non così microscopiche come ora.

 

David Roth

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