Chiedo dei consigli sul piano giuridico per quanto riguarda la compensazione dei giorni festivi che cadono in un giorno non lavorato e il computo dei giorni di vacanza nel quadro di un contratto part-time. Da poco lavoro infatti al 60%, ossia tre giorni fissi a settimana: 8 ore il lunedì, il martedì e i giovedì. Ma sono appena venuto a sapere che il prossimo giorno festivo, vale a dire il Venerdì Santo, non sarà compensato perché quel giorno della settimana non lavoro. Trovo che ciò sia ingiusto e non comprendo questo modo di fare. È legale?

Esistono due metodi per il calcolo delle ore in un contratto part-time.

  1. Se il lavoro viene effettuato durante giorni fissi, quando un giorno festivo cade in un giorno in cui si sarebbe del numero di ore generalmente rese. Invece, se il festivo cade in un giorno non si sarebbe lavorato, non ha luogo alcuna compensazione. Ciò non è considerato una disparità di trattamento dalla giurisprudenza rispetto alle persone che lavorano al 100%, poiché la situazione si equilibra nel corso dell’anno: infatti, tutti i giorni festivi non cadono nello stesso giorno della settimana.
  2. Nel secondo caso, le ore settimanali vengono suddivise per il numero di giorni di lavoro, e da ciò si ottiene un totale quotidiano identico (al 60%, devi dunque effettuare 4h50/giorno). Perciò, in presenza di un festivo, è questo totale a essere determinante (dal momento che tu lavori 8 ore il lunedì, solamente 4h50 saranno prese in considerazione a Pasqua ad es.). Anche in questo caso, non si ritiene che sussista una disparità di trattamento, poiché la situazione si equilibra sull’anno.

Il tuo datore di lavoro applica il primo metodo e non agisce quindi in modo illegale.

Inoltre, desidererei avere maggiori ragguagli per le vacanze. Saranno calcolate in funzione del mio part-time?

Il fatto che una persona lavori part-time o a tempo pieno non modifica il suo diritto alle vacanze. Non è che lavorando al 60% potrai godere solo di 12 giorni di vacanza sulle quattro settimane annuali previste. Hai dunque pieno diritto a 20 giorni effettivi di vacanza all’anno

Infine, il mio datore di lavoro insiste sul fatto che, se devo effettuare una visita medica, lo debba fare un giorno in cui non lavoro. È normale?

Il dipendente ha un dovere di diligenza e di fedeltà verso il suo datore di lavoro ai sensi dell’art. 321a
CO. Ciò implica, tra l’altro, che egli/ella limiti il più possibile le sue assenze. Ma se un datore di lavoro esige dal suo personale part-time che quest’ultimo non effettui visite mediche durante l’orario di lavoro, va oltre i suoi diritti. Infatti, si può ritenere che sussista una disparità di trattamento rispetto ai dipendenti a tempo pieno

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