La libertà di stampa e i professionisti dei media sono in pericolo nelle zone di guerra

syndicom esige che l’articolo 79 della Convenzione di Ginevra venga rispettato da tutte le parti in guerra nel mondo. Questo articolo stabilisce che i professionisti dei media devono essere protetti e trattati come civili nelle zone di guerra. Questo perché la libertà di stampa viene calpestata, soprattutto nelle zone di guerra. La situazione è drammatica a Gaza, dove oltre 100 professionisti dei media sono già stati uccisi secondo la Federazione internazionale dei giornalisti (IFJ)

Il Parlamento svizzero deve rafforzare il quadro giuridico per i media 

Negli ultimi due anni, il Parlamento ha ripetutamente peggiorato il quadro giuridico per i professionisti dei media e ha trascurato possibili miglioramenti. Ad esempio, il Codice di procedura civile è stato inasprito e la Legge sulle banche continua a ostacolare la libertà d’inchiesta. Ciò porta i media a evitare delle tematiche e indagini critiche perché si ritrovano ad essere minacciati da divieti di pubblicazione, multe e sanzioni.

Le cause legali SLAPP minacciano il giornalismo investigativo svizzero

Negli ultimi anni, diverse azioni legali intimidatorie (le cosiddette SLAPP – Strategic Lawsuits Against Public Participation) sono state intentate da aziende e attori finanziariamente forti contro le ONG svizzere per impedire loro di indagare su violazioni dei diritti umani, corruzione o inquinamento ambientale. Giornalisti e ONG vengono così spinti verso la rovina finanziaria e verso l’autocensura. Ne segue che non possono più dare il loro importante contributo alla democrazia. syndicom chiede che la politica e l’opinione pubblica guardino queste cose più da vicino e intervengano nei casi di intimidazione. 

Stephanie Vonarburg, vicepresidentessa e responsabile del settore Media del sindacato syndicom, ha dichiarato: 

«I professionisti dei media e la libertà di stampa sono sottoposti a forti pressioni. I giornalisti nelle zone di guerra come Gaza sono in pericolo. È necessario intervenire anche in Svizzera. Il quadro giuridico per i giornalisti si è deteriorato e le aziende minacciano sempre più spesso di fare causa per intimidare i media. Di conseguenza, i professionisti dei media evitano indagini critiche e il pubblico è meno informato sugli eventi rilevanti. I politici hanno il dovere di adottare misure per proteggere la libertà dei media e i professionisti dei media.»

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