L’assemblea annuale non è soltanto un momento “ufficiale”, previsto dagli Statuti. Ma rappresenta anche l’occasione per fare il punto. E per ritrovarsi. È stato così anche durante l’ultima assemblea del Gruppo Pensionati Ticino e Moesano, che si è tenuta il 14 aprile a Rivera. Restare nel sindacato quando non si è più attivi professionalmente significa “essere informati sulle sfide del mondo del lavoro e dare un contributo attivo al sindacato e alla società stessa”, ha ricordato il presidente Franco Caravatti.

I pensionati rappresentano oggi circa il 19% della popolazione svizzera. Una quota che sale fino al 30% all’interno del sindacato. “Il loro peso nelle decisioni politiche del Paese conta – ha affermato il vicepresidente Gabriele Castori. Per questo è sempre più importante unirsi per difendere le condizioni di vita (e lo ha dimostrato la votazione per la 13° AVS). “E anche per difendere uno Stato sociale, solidale e democratico per i nostri figli, per i nostri nipoti, per le generazioni future”, ha concluso Castori.

L’apporto dei pensionati è fondamentale anche per la sezione. “In un momento di crisi economica, nel quale non è facile convincere i giovani a iscriversi, i soci pensionati che riversano i loro utili alla sezione sono importantissimi”, ha ringraziato il segretario regionale Nicola Morellato.

Come di consueto, l’incontro ufficiale è stato chiuso da un ospite importante, che si definisce con orgoglio “appartenente al prestigioso club dei giovani pensionati”. Con la voce inconfondibile per chi lo ricorda alla TV svizzera, il giornalista Marco Cameroni ha deliziato i presenti con i suoi ricordi e con mille aneddoti divertenti, dalla TV degli albori al periodo diplomatico. E ha ricordato infine la battaglia per un’informazione di qualità, minacciata dal referendum sul dimezzamento del canone televisivo.

Diventa membroScorri in alto