Crowdworking: chi è il tuo datore di lavoro?
Accetto regolarmente incarichi da diverse piattaforme online. Chi devo considerare come mio datore di lavoro? Lavoro per i gestori della piattaforma, o direttamente per chi offre l’incarico che io ricevo tramite piattaforma? Lavoro mediamente per circa 20 ore a settimana, svolgendo un’attività che verte soprattutto sull’elaborazione di testi e immagini. E poiché gli incarichi fissi si stanno diradando, dipendo in misura crescente da opportunità di guadagno di questo tipo.
A seconda se lavori tramite mediatori (come Jovoto.com o Atizo) oppure direttamente per una società, si applicano disposizioni giuridiche diverse (contratto di mediazione, contratto d’appalto, commessa, contratto di lavoro). Il tipo di contratto applicabile determina, ad esempio, fino a che punto sei responsabile di un errore, il tipo di prestazione che sei tenuto a fornire, oppure se sussiste o meno un diritto di revoca o recesso ecc. Molto importante: chiarisci questi aspetti in via preliminare e leggi attentamente le condizioni dei mediatori/degli offerenti, in particolare per quanto concerne il diritto d’autore, la tutela dei dati personali e la sicurezza dei dati.
Quali aspetti sono importanti in prospettiva previdenziale e assicurativa? Come posso calcolare le assicurazioni sociali: al 50% con i datori di lavoro, oppure devo provvedere da solo come lavoratore autonomo? I mediatori non mettono a disposizione informazioni al riguardo sulle loro pagine web e i pagamenti non riportano alcuna detrazione. Poiché non sono una società, penso che il mio reddito sia da lavoro dipendente. Quindi ho diritto a detrazioni AVS e posso chiederle? Non so nemmeno se e come posso assicurarmi contro la disoccupazione se un mio regolare committente viene meno per un periodo prolungato, o fallisce.
I mediatori/offerenti non vogliono assumerti come impiegato. Altrimenti dovrebbero assicurarti e farsi carico della metà dei contributi. A deciderese sei, o meno, un lavoratore autonomo è la cassa di compensazione AVS del tuo cantone di residenza. E la decisione dipende dalle informazioni da te fornite. Perciò è importante conoscere i requisiti necessari prima di iscriversi. Ulteriori informazioni sul tema sono disponibili alla homepage della cassa di compensazione cantonale. Nota bene: versa almeno il contributo minimo annuale all’AVS (attualmente CHF 478.–) se non hai un contratto di lavoro dipendente o se la tua/il tuo coniuge non lavora.
Infine, nella terza età non vorrei rinunciare a una rendita. Come posso stipulare un’assicurazione in una cassa pensioni con così tanti committenti e datori di lavoro? Di quali alternative dispongo? E come posso detrarre eventuali assicurazioni previdenziali dalle tasse?
Determinate associazioni di categoria offrono una soluzione previdenziale collettiva per i loro affiliati. La Cassa Pensione Freelance di syndicom è stata creata appositamente per i lavoratori autonomi del settore media. Altrimenti hai la possibilità di assicurarti come privato presso la Fondazione istituto collettore (chaeis.ch). La terza alternativa consiste in una soluzione previdenziale privata presso un’assicurazione o una banca (pilastro 3a o pilastro 3b, ma solo il primo è deducibile ai fini fiscali). Sono tante le domande sul crowdworking. Le risposte giuste può dartele il tuo sindacato. Tieni sempre presente questo: tu e il tuo lavoro meritate una giusta ricompensa.
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