Formazione Movendo: rafforzare il senso dell’azione sindacale
Movendo pubblicherà molto presto il suo nuovo programma. Valérie Solano, responsabile della formazione per la Svizzera romanda, svela gli assi portanti, le novità e le sfide dei corsi 2026. Puntando sull’azione sindacale, sui diritti e sul lavoro.
Intervista: Giovanni Valerio
Quali sono i temi principali affrontati dai corsi Movendo?
Innanzitutto l’aspetto politico ed economico. Quest’anno, con il corso «Droit du travail international en direct» (diritto del lavoro internazionale dal vivo), visiteremo l’edificio dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro, a Ginevra. Poi incontreremo i colleghi che sono attivi per la Svizzera, che ci spiegheranno come funzionano le trattative sindacali internazionali.
Poi diritto e lavoro, con un approccio sempre pratico: assicurazioni sociali, diritti dei lavoratori, nonché un’offerta specifica per i membri eletti nelle commissioni del personale.
Proponiamo anche numerosi corsi sulla comunicazione: comunicazione non verbale, non violenta, analisi transazionale, saper dire di no, saper dibattere, ecc.

Infine, un ultimo tema riguarda la conciliazione tra vita professionale e privata. Questo include la salute (stress, burnout), ma anche la prevenzione delle discriminazioni e le problematiche che le donne incontrano sul lavoro. Quest’anno lanciamo ad esempio un nuovo corso intitolato «Bas les pattes!» (giù le mani!) sulle molestie: come reagire, quali sono i diritti, quali passi intraprendere, ecc.
In totale proponiamo 280 corsi in francese e in tedesco. Alcuni, come la preparazione alla pensione – vero bestseller – sono programmati più volte all’anno sia nella Svizzera romanda che nella Svizzera tedesca.
Quali sono le novità di quest’anno?
Cerchiamo di offrire corsi accessibili, ma anche vivaci e concreti.
Ad esempio, per raccontare la storia sindacale, la integreremo in luoghi significativi
Un primo corso si svolgerà a Sainte-Croix, piccola città industriale che ha conosciuto una fama mondiale grazie alla fabbricazione di macchine da scrivere, poi delle celebri cineprese Bolex, utilizzate per il Super 8. Negli anni Settanta questa industria è crollata. Questa piccola città è stata un vero laboratorio sindacale. Vi si trovava in particolare la Caisse Jaccard, una cassa collettiva creata da famiglie della città: ognuno vi versava del denaro, utilizzato per aiutare chi incontrava difficoltà. Questo sistema prefigurava il modello delle assicurazioni sociali. Il corso permetterà quindi di visitare i laboratori e le fabbriche sul posto per comprendere meglio questa storia.
Un secondo corso sarà organizzato ad Airolo, ai piedi del Gottardo, là dove è iniziato lo scavo della galleria. La città è stata profondamente segnata da questa attività e dall’arrivo di numerosi stranieri venuti a lavorare nel cantiere.
Siamo convinti che recarsi in questi luoghi, a contatto diretto con la loro storia, sia il modo migliore per cogliere tutta la portata dell’azione sindacale.
L’IA sta facendo il suo ingresso prepotente in diversi mestieri. Come affrontate questo tema?
Manteniamo sempre una prospettiva sindacale, partendo dall’aspetto individuale per andare verso il collettivo. Ad esempio, nel corso «mon RH est une IA» (le risorse umane sono un’IA), si inizia con le questioni personali: come adattare il proprio CV affinché venga selezionato da un’intelligenza artificiale, quali strumenti utilizzare, quali tecniche esistono? Poi si allarga la riflessione: cosa implica questo per i lavoratori? Bisogna esigere una legislazione sindacale sul tema? Dovrebbe essere integrato nei contratti collettivi di lavoro (CCL)?
Continuiamo con il nostro corso «Des écrans partout: stratégie pour une protection numérique» (schermi dappertutto: strategia per una protezione digitale), per dare strumenti per non essere invasi continuamente dagli schermi. Nel corso del 2026 saranno proposti anche formati un po’ diversi.
Perché è importante formare i membri dei sindacati?
In Svizzera si valorizza molto la formazione continua, ma nei fatti non è così semplice: ci vuole tempo, congedi, e non tutti i contratti collettivi lo permettono. Per questo proponiamo formazioni su misura, spesso sotto forma di sessioni di due giorni in modalità residenziale. Questa formula è fondamentale, perché permette ai partecipanti non solo di imparare, ma anche di scambiarsi opinioni: confrontare le condizioni di lavoro, condividere le esperienze legate ai diversi CCL, creare legami. Naturalmente proponiamo anche dei webinar, ma l’interazione è diversa.
Il cuore del nostro approccio è mettere le persone in rete.
Molti si sentono isolati nel loro impiego; durante la formazione scoprono una dimensione collettiva e prendono consapevolezza che l’azione sindacale ha un senso. Incontrare colleghi che non si incontrerebbero mai in altre circostanze, perché i diversi mondi sociali non si incrociano molto: questo è formativo e dinamico dal punto di vista sindacale.
Ad esempio, quando un postino mi consegna un pacco ordinato online, non mi chiedo come siano le sue condizioni di lavoro, quali siano i suoi orari… non mi chiedo proprio nulla! Mentre durante i corsi incontrerò proprio questo tipo di persona e mi intratterrò con lei sui miei orari, sui suoi orari, cosa va e cosa non va… Tutto ciò è essenziale per mantenere legami sociali, per rendersi conto che le lotte sindacali hanno un senso!