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Questa direttiva della zona Est/Sud non solo è assurda e scandalosa, ma è anche parzialmente illecita!

Il sindacato dei media e della comunicazione syndicom ha di conseguenza protestato contro questo regime particolare chiedendone l’immediata abrogazione.

La direzione generale è dunque stata costretta a intervenire abolendo questo tipo di sistema. Va detto che gli incidenti capitano a tutti e a maggior ragione a chi nel traffico vi è sempre. Questo non dipende solo da chi guida ma anche dagli altri automobilisti. La direttiva della zona Est/Sud attribuiva invece al conducente coinvolto la colpa per ogni incidente: un pregiudizio inammissibile.

Non si può essere ammoniti per incidenti che non si sono causati solo perché ci si trovava al posto sbagliato nel momento sbagliato, ciò non è legittimo. La direttiva inoltre non faceva alcun distinguo a seconda dell’intensità dell’incidente.

Senza dimenticare poi che dopo un ulteriore incidente sarebbe scattato addirittura il licenziamento. Un tale agire non sta né in cielo né in terra ed è assolutamente inammissibile. Questo viola il contratto collettivo di lavoro (CCL) che prevede che un dipendente della Posta può essere licenziato solo davanti a un fatto grave. Il CCL prevede espressamente che un licenziamento è ammissibile soltanto in caso di violazione di un dovere legale o contrattuale importante. Il coinvolgimento in un piccolo incidente non giustifica certo un eventuale licenziamento da parte della Posta.

Formazione senza senso

È altrettanto assurda l’idea che si debba fare una formazione complementare nel proprio tempo libero. Solo perché si è stati coinvolti in un piccolo incidente, mica significa che non si sia idonei alla guida. Se la Posta vuole farti fare questa formazione aggiuntiva, deve anche metterti a disposizione il tempo lavorativo necessario. D’altronde, come prevede anche il contratto di lavoro, il tempo viene remunerato con un salario.

Questa direttiva ingiusta della zona Est/Sud oggi non c’è più, certo, e syndicom l’ha combattuta con successo. Rimane comunque un retrogusto amaro. Com’è possibile che la Posta Svizzera, un datore di lavoro sociale, in una singola zona possa emanare direttive scandalose e assurde di questo tipo? Com’è possibile che in una singola zona le persone vengano minacciate con licenziamenti contrari al CCL? Dov’è la direzione generale della Posta in questi casi? Perché l’ufficio del personale non interviene subito chiedendo di correggere l’abuso?

L’importanza d’incontrarsi

Il settore dei pacchi è, come gli altri, in continua evoluzione e quindi il personale sarà inevitabilmente sottoposto a cambiamenti. Diventa quindi fondamentale rafforzare il rapporto con il sindacato. Si deve creare un vero e proprio fil rouge che permetta di incontrarsi per discutere assieme quanto sta succedendo e formulare tutte le considerazioni o le proposte del caso. Il sindacato deve diventare un vero e proprio laboratorio dal quale trarre proposte interessanti che permettano di migliorare il lavoro. Noi ci siamo, raggiungeteci.

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