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1. Maggio 2013

Corteo a Lugano

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Video Zurigo

http://www.youtube.com/watch?v=cVTw2tP7Hv8

 

Nel primo pomeriggio, poco dopo le 14, il tradizionale corteo del Primo maggio in Ticino è partito a Lugano dal Campo Marzio in direzione del centro. Gli aderenti - secondo alcune stime, un migliaio di persone - si sono dirette in Piazza Manzoni, per ascoltare gli interventi di approfondimento in agenda sui problemi del lavoro, in un'epoca nella quale, l'occupazione, è sempre più minacciata dalla crisi internazionale e anche da una libera circolazione delle persone parzialmente sregolata.  

 

Un'apertura al mercato della manodopera comunitaria, che in Ticino - è emerso - esercita su più di un datore di lavoro, la tentazione di assumere personale frontaliero a più basso costo a scapito dei domiciliati. Insomma - rimarcano i sindacati - non sono rari i casi di una deprecabile "deregulation" che oggi si fa sentire in modo incisivo a più livelli anche nel nostro Cantone.

 

"In primis" con una pressione verso il basso dei salari cui va contrapposta l'assunzione di contratti collettivi nei settori che ne sono sprovvisti e maggiori controlli e sanzioni a carico di chi non rispetta le regole.

 

E proprio sui salari il presidente dell'USS Saverio Lurati ha evidenziato la "necessità urgente di introdurre un salario minimo obbligatorio di 4 mila franchi". Così come, "questo Paese deve adottare delle regole per contrastare i salari da nababbi e le ineguaglianze". Gli ha fatto eco l'economista Amalia Mirante, secondo cui, "assolutamente la parità in ambito lavorativo non è ancora stata raggiunta". Secondo l'economista, le differenze salariali tra uomo e donna parlano chiaro: "In Ticino si stima un divario del 25%".  

 

Corteo di Zurigo con 13 mila persone

Sono state più di 13'000, secondo gli organizzatori, le persone che hanno preso parte questa mattina alla sfilata del Primo maggio a Zurigo. Il corteo è partito verso le 10.30 dalle vicinanze della stazione centrale ed ha raggiunto la Bürkiplatz. In testa al corteo c'erano il municipale di Zurigo André Odermatt (PS) e la consigliera nazionale ticinese Marina Carobbio (PS).  

 

I partecipanti hanno innalzato striscioni «per salari equi e pensioni migliori» e fra di loro c'erano numerose famiglie con bambini e gruppi culturali di vari paesi. Pensioni e salari hanno fatto da filo conduttore di tutti gli interventi.

 

Sulla Bürkiplatz hanno preso la parola la consigliera nazionale ticinese Marina Carobbio e gli altri oratori invitati dai sindacati. La lavoratrice metallurgica greca Sofia Roditi non ha potuto recarsi a Zurigo motivi di salute ed è stata sostituita da un altro sindacalista greco  

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