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5G per tutti. L’asta delle frequenze è stata solo il primo passo

Un fatto assai paradossale: la Quarta Rivoluzione industriale necessita di un servizio pubblico rafforzato. Questo oltrepassa la garanzia di un accesso libero al mercato. Nell’assegnazione delle frequenze la ComCom si era già focalizzata su questo aspetto. Infatti nell’impostare la rete del futuro, che si baserà sulla tecnologia 5G, nasce anche la domanda sull’accesso alla rete, sulle applicazioni che vengono sviluppate e su chi controllerà queste applicazioni. La politica è chiamata a creare le condizioni quadro per un servizio pubblico digitale.

Immagine: Andreas Lischka

Un forte servizio pubblico per la digitalizzazione

Il servizio pubblico digitale del futuro deve garantire a tutta la popolazione e all’intera economia (incluse le PMI) la stessa disponibilità e lo stesso accesso alle tecniche digitali. E con questo s’intende più del continuo ampliamento delle reti ICT. Il settore pubblico deve garantire la neutralità della rete per neutralizzare la crescente concorrenza nello sfruttamento della rete. La combinazione tra l’internet delle cose, della robotizzazione e intelligenza artificiale faranno nascere servizi e applicazioni che porteranno il flusso di dati a crescere esponenzialmente. In un contesto del genere, sarebbe una grave negligenza lasciare mano libera alle forze del mercato. Infatti c’è il rischio che una parte della popolazione e dell’economia vengano discriminate da limiti di quantità, di velocità di trasmissione o di prezzo e che il controllo ricada nelle mani di poche aziende.

Come impostare la trasformazione digitale

È vero che oggi il settore pubblico controlla la costruzione dell’infrastruttura di base della digitalizzazione, tuttavia rimette le decisioni sugli investimenti in mano a ditte private. Ecco perché la digitalizzazione avanza a singhiozzi e in maniera eterogenea e soprattutto nei settori dove si attendono i maggiori guadagni. Se però vogliamo una trasformazione digitale che metta al centro l’essere umano, la politica deve finalmente impegnarsi nella strategia numerica dei servizi e dell´industria. In questo modo la Svizzera potrà mantenere la pace sociale, il benessere e proteggere la sua democrazia garantendo a tutti un giusto accesso alle tecnologie digitali. Di queste fanno parte anche applicazioni strategicamente importanti come i Big Data, che diventano sempre più inaccessibili per le PMI. Occorre domandarsi se essi non possano essere messi a disposizione dal servizio pubblico al fine di permettere una digitalizzazione democratica.

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