Bilancio Posta: di nuovo un utile consistente – prosegue il ridimensionamento
Nel 2016 la Posta ha conseguito un utile di 558 milioni di franchi. Pur essendo quest'ultimo meno consistente, i risultati sono tuttora positivi. Le basi per sviluppare l'azienda in modo duraturo insieme ai dipendenti postali, nell'ottica di un servizio pubblico con una diffusione capillare, sono ottime. syndicom chiede alla direzione della Posta di cogliere quest'opportunità.
Utili a spese del futuro?
Gli affari continuano ad andare molto bene. La Posta, grazie al monopolio ancora vigente, consegue utili sufficienti per adempiere al suo mandato di servizio pubblico. Tuttavia ciò comporta degli obblighi nei confronti della popolazione e dei dipendenti. Se la Posta non rispetta più le fondate aspettative riposte, opera contro i suoi stessi interessi.
syndicom teme fortemente che gli utili vengano conseguiti a spese del futuro. Ad esempio, una sofisticata rete di logistica è una caratteristica distintiva, che in futuro tornerà ad avere una certa importanza. Ma proprio qui la Posta fa parlare di sé con un ridimensionamento degli uffici postali e con le esternalizzazioni.
Innovazione invece di esternalizzazioni
Inoltre non sussiste alcuna necessità di esternalizzare sempre più comparti. Al contrario: un'azienda moderna cerca di mantenere le competenze e il valore aggiunto internamente e di sviluppare innovazioni in seno al proprio gruppo. Proprio per questo la Posta non deve investire in aziende esterne o unilateralmente in macchinari, bensì nei suoi stessi dipendenti. Quest'ultimi devono essere avviati alla digitalizzazione e rilevati nelle nuove divisioni. Gli utili conseguiti con i dipendenti consentono alla Posta di procedere in questa direzione.
Tuttavia, negli ultimi anni, il coinvolgimento dei dipendenti e quindi anche il partenariato sociale hanno risentito parecchio. La trasformazione digitale non può riuscire in questo modo. Essa, invece, dev'essere configurata anche presso la Posta a fronte di un processo partecipativo.
