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Chiusura uffici postali - Lettera al governo

syndicom e USS chiedono un incontro con il governo ticinese

Chiusura uffici postali: richiesta di incontro


Gentili signore,
Egregi signori,

il sindacato syndicom e l’Unione Sindacale Svizzera sezione Ticino, come certamente sapete, sono molto preoccupati per quanto sta succedendo alla Posta Svizzera, sia per il degrado delle condizioni di lavoro, sia per il futuro del servizio pubblico.

Vent’anni or sono le Camere federali hanno deciso di aziendalizzare la Posta e di liberalizzare i servizi postali. Poi, nel 2010 la Posta è stata trasformata in società anonima. Questi cambiamenti di carattere giuridico hanno avuto pesanti conseguenze, soprattutto per il personale ma non solo. Dal 2012, in seguito all’adozione della nuova ordinanza sulle Poste, i cambiamenti hanno subito un’accelerazione. Sono stati chiusi centinaia di uffici postali, la qualità della distribuzione ha subito notevoli peggioramenti, riconosciuti addirittura dalla Commissione di vigilanza (PostCom). Anche le condizioni d’impiego sono sempre più precarie.

Nelle scorse settimane le Camere federali e la CTT hanno approvato mozioni che chiedono, per quanto riguarda gli uffici postali, un ripensamento di tutto il piano di riorganizzazione messo in atto dalla Posta. Queste decisioni, a nostro parere, avrebbero dovuto portare alla sospensione delle chiusure degli
uffici postali, in attesa delle nuove indicazioni che dovranno essere proposte dal Consiglio federale. Così però non è stato. I responsabili regionali della Posta in Ticino, hanno pubblicamente confermato che la Posta non ha nessuna intenzione di rallentare il suo programma di chiusure.

La decisione di questi giorni di chiudere l’ufficio postale di Balerna, malgrado la forte opposizione del Comune, conferma che le intenzioni della Posta non sono mutate dopo le citate decisioni.

Ricordiamo che la Posta ha annunciato di voler quasi dimezzare il numero degli uffici postali presenti in Ticino entro il 2020. In base alla legge attuale, in Ticino potrebbero rimanere nell’arco di pochi anni soltanto 10 uffici postali.

Ci permettiamo pertanto di rivolgerci a voi, in primo luogo per ringraziarvi per l’attenzione e la sensibilità dimostrata nell’approvare le mozioni citate, ma anche per segnalarvi la necessità di sospendere il progetto di smantellamento messo in atto dalla Posta fino a quando non sarà presentata e approvata una nuova pianificazione degli uffici postali.

Riteniamo infatti che la Posta, continuando a chiudere uffici postali nonostante i segnali inequivocabili che sono giunti dalle camere federali, si stia comportando in maniera antidemocratica e irrispettosa delle istituzioni del nostro Paese. Anche il Parlamento ticinese ha già preso posizione in maniera molto chiara approvando la risoluzione generale per una moratoria nella chiusura di uffici postali e l’iniziativa cantonale per rafforzare il ruolo delle autorità comunali. È anche pendente una mozione a livello nazionale che chiede la moratoria. Riteniamo queste proposte molto importanti e senz’altro meritevoli di essere sostenute.

Vi ringraziamo vivamente per un pronto riscontro, che auspichiamo evidentemente positivo e in tale attesa vi porgiamo i nostri migliori saluti.

Syndicom Ticino e Moesano 
Responsabile regionale 
Marco Forte 

USS Ticino e Moesano
Presidente
Graziano Pestoni

 

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