commissione del Consiglio nazionale accoglie le richieste di syndicom
La commissione dei trasporti e delle telecomunicazioni (CTT) del Consiglio nazionale si è consultata sulla valutazione della legge sulle poste, dove ha dato ampio spazio alle richieste di syndicom. syndicom ha avuto la possibilità di prendere posizione all’interno della commissione. La commissione chiede soprattutto di adeguare i criteri di raggiungibilità per gli uffici postali. Adesso serve uno stop ai tagli della rete degli uffici postali fino a che questa procedura non sia stata conclusa.
La CTT in una mozione chiede che vengano rivisti i criteri di raggiungibilità e che per le prestazioni del traffico dei pagamenti valgano le stesse regole dei servizi postali. Inoltre essa chiede un risarcimento di tutti i costi quando si esternalizza verso un’agenzia postale. Per syndicom questo significa che i servizi postali debbano essere forniti con salari postali anche nelle agenzie postali. syndicom prende atto con soddisfazione di queste richieste.
Per l’immediato futuro syndicom pone le seguenti rivendicazioni:
- Ora serve un vero e profondo dialogo tra i partner sociali sul futuro della rete degli uffici postali.
- Bisogna fermare subito i tagli alla rete postale finché non siano stati ridefiniti i nuovi criteri di raggiungibilità e finché non sarà avvenuto il confronto con i partner sociali.
Da tre mesi syndicom sta mostrando cosa comporterebbe per il servizio pubblico lo smantellamento totale programmato dalla Posta. La mappa del rischio ha suscitato un ampio dibattito che ha raggiunto anche il Parlamento nazionale. Anche se la Posta attualmente sta ridimensionando il discorso adducendo che non saranno chiusi tutti quegli uffici postali come temuto da syndicom: non c’è nessun segnale che dopo il 2020 questi tagli finiranno. L’esempio di Lucerna ha mostrato quanto reale sia la mappa elaborata da syndicom. Nemmeno quattro settimane fa la Posta liquidava le previsioni di chiusura per Lucerna come irrealistiche. La settimana scorsa ha annunciato la chiusura di quattro dei cinque uffici postali che syndicom aveva classificato a rischio.
