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Conferita l’obbligatorietà generale al contratto collettivo di lavoro del settore dei contact e call center

Dal 1° luglio 2018 il contratto collettivo di lavoro (CCL) del settore dei contact e call center varrà obbligatoriamente per tutti i fornitori di servizi in Svizzera. È il primo CCL del ramo a ricevere l‘obbligatorietà generale e questo rappresenta una tappa importante per la protezione dei lavoratori, ancor più in tempi dove la tutela del lavoro sta subendo sempre più allentamenti.

Il CCL settoriale dei contact e call center, negoziato dai partner sociali contactswiss, CallNet.ch e syndicom, ha ricevuto dal Consiglio federale l’obbligatorietà generale a partire dal 1° luglio. Questo permette una regolamentazione universale delle condizioni di lavoro dei dipendenti e la fissazione di standard minimi uniformi.

Con il conferimento dell’obbligatorietà generale 3500 lavoratori godranno di condizioni di lavoro tutelate. Ci saranno salari, orari di lavoro e ferie obbligatorie che equivalgono ad un apprezzamento del lavoro. Quest’ultimo è molto importante per il settore perché gli dà l’occasione per rivalutare l’intero profilo professionale e ottenere un maggior riconoscimento.

Inoltre d’ora in avanti le disposizioni del CCL che hanno ottenuto l’obbligatorietà generale consentono alla Commissione paritetica di controllare e sanzionare, attraverso il proprio ufficio d’esecuzione, violazioni anche di ditte esterne e agenzie interinali, il che complessivamente condurrà ad un aumento degli standard minimi e al loro rispetto. 

Il CCL e la sua obbligatorietà generale danno ai lavoratori dei contact e call center le garanzie necessarie contro il dumping salariale e sociale. Inoltre i datori di lavoro possono tornare a farsi concorrenza tramite il criterio della qualità invece che attraverso le condizioni di lavoro. Questo assume un’importanza ancora maggiore se si osserva il clima che caratterizza i negoziati con l’Unione europea. La recente affermazione del Consigliere federale Ignazio Cassis di sacrificare la linea rossa delle misure accompagnamento nelle trattative con la commissione UE fanno capire il valore che il Consiglio federale dà alla tutela salariale: la protezione dei salari e delle condizioni di lavoro svizzere diventano negoziabili e con ciò vengono seriamente compromessi. Viceversa dei contratti collettivi di lavoro dichiarati di obbligatorietà generale, come quello del settore dei contact e call center, danno la tutela necessaria contro la negligenza politica.

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