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È giunta l’ora di una 13esima mensilità AVS!

Presentazione dell'iniziativa «Vivere meglio in pensione»

Le 137.550 firme a favore dell'iniziativa per una 13esima mensilità AVS sono state consegnate questo pomeriggio alla Cancelleria federale dall'ampia alleanza che sostiene la proposta. Questo rende l'iniziativa popolare "Vivere meglio in pensione" la prima iniziativa federale a raccogliere le firme necessarie in tempi di pandemia. E ciò, con circa sei mesi di anticipo sulla scadenza del termine per la raccolta delle sottoscrizioni, il che dimostra quanto sia urgente questo progetto. Le rendite dell'AVS non sono sufficienti per vivere e sono in costante calo. Anche le pensioni del secondo pilastro sono in caduta libera. Malgrado ciò, il Parlamento non esita a presentare, con AVS 21, un vero e proprio progetto di smantellamento del primo pilastro. La nostra iniziativa renderà l'AVS più forte e permetterà di migliorare il livello delle rendite in modo sociale e vantaggioso per tutti.

(USS) Tutti meritano una buona pensione dopo una vita di lavoro. La nostra Costituzione lo afferma oltretutto espressamente da quasi 50 anni. Ma la realtà è malauguratamente ben diversa. La metà delle persone che giungono oggigiorno alla pensione devono arrangiarsi con una rendita mensile inferiore a 3.439 franchi. Le donne sono colpite ancora più duramente, infatti le loro rendite sono di almeno un terzo inferiori a quelle degli uomini. Per molte di esse la povertà in età avanzata è un rischio molto concreto. Come se non bastasse, la situazione continua a peggiorare: a causa dei bassi tassi d'interesse, le rendite delle casse pensioni diminuiscono ininterrottamente da più di dieci anni. Dopo aver pagato l'affitto e i premi delle casse malati, a molte persone non resta quasi più niente per vivere.

Le persone che sono andate in pensione nel 2019 ricevono delle rendite che in media sono del 6,8% inferiori a quelle di coloro che sono andati in pensione nel 2017. Questo, malgrado il fatto che durante lo stesso periodo i salari e i redditi siano aumentati e che le assicurate e gli assicurati non abbiano mai pagato contributi così elevati per il Secondo pilastro come quelli attuali. Questa iniziativa arriva proprio al momento giusto: la previdenza professionale è chiaramente giunta ad un bivio.

L'iniziativa è semplice e fa centro: chiede l'introduzione di una rendita AVS mensile supplementare ogni anno. Proprio come la “tredicesima” che quasi tutti ricevono oggi. Calcolato su base mensile, questa rendita supplementare corrisponde ad un aumento dell'8,33% della pensione AVS. La natura compensativa dell'AVS fa sì che le persone con dei redditi bassi e medi ne beneficeranno maggiormente. Le persone che dal canto loro ricevono prestazioni complementari non saranno penalizzate, ben al contrario: anche loro dovranno poter beneficiare della tredicesima rendita AVS.

L'AVS ha il miglior rapporto tra contributi e prestazioni e offre alla grande maggioranza della popolazione la possibilità più vantaggiosa di migliorare la propria pensione. Lo sviluppo del Terzo pilastro, raccomandato dalle banche e dalle assicurazioni, non è un'opzione per garantire la previdenza professionale. Con l'AVS infatti, i datori di lavoro e coloro che beneficiano di redditi elevati contribuiscono al finanziamento di tutti. Con il Terzo pilastro non è così. L'USS esige anche che l'AVS riceva un contributo finanziario dagli utili della Banca Nazionale.

Al momento del deposito delle firme, il presidente dell'USS Pierre-Yves Maillard ha espresso tutta la sua gratitudine per l'enorme impegno dimostrato dal comitato d'iniziativa e da tutte le persone e organizzazioni per riuscire a raccogliere così tante firme nonostante le difficili condizioni causate dalla pandemia: "A causa delle difficili condizioni esterne, tutti hanno dovuto impegnarsi ancora di più. Grazie di cuore! ». La consigliera di Stato socialista Marina Carobbio ha sottolineato che "l'AVS è il nostro motore sociale per pensioni uguali, soprattutto per le donne". Presidente del SEV, Giorgio Tuti ha ricordato dei problemi inerenti al Secondo pilastro che spesso vengono scordati: "Con questa iniziativa ci opponiamo alla diminuzione delle rendite del Secondo pilastro da un lato, e dall’altro garantiamo anche il mantenimento del potere d'acquisto.” Dagmar Rösler, presidente dell'associazione degli insegnanti LCH, ha evidenziato la questione del divario pensionistico di genere: "Solo rafforzando l'AVS possiamo progredire verso la parità delle pensioni.” Köbi Hauri del Comitato dei pensionati di Unia ha riassunto il nocciolo del problema attuale: "I pensionati hanno bisogno di un aumento dell'AVS semplicemente perché molti di loro non riescono più ad arrivare a fine mese.”

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