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Giornale del Popolo e syndicom firmano un accordo

Il Giornale del Popolo ha accettato di dar seguito alla richiesta fatta da syndicom di riconoscere l’applicazione dell’articolo 17 del CCL Press 2000 per i/le giornalisti/e che sono stati/e licenziati/e per motivi legati alla riorganizzazione annunciata alcuni mesi fa.

Nonostante il periodo di difficoltà nel settore dei media, la Nuova Società Editrice Giornale del Popolo, ha accolto l’invito di riconoscere l’applicazione dell’art. 17 del CCL dei giornalisti e delle giornaliste a tutela di coloro che hanno pagato con un licenziamento, si tratta di due persone per un’occupazione complessiva dell’ 80%, il prezzo dell’ultima ristrutturazione aziendale. Ristrutturazione che, come ci ha ribadito il direttore Claudio Mésoniat, non è certamente stata fatta a cuor leggero. L’articolo (vedi citazione in fondo) prevede un’indennità di licenziamento calcolata sulla base degli anni di servizio e dell’età della persona licenziata.

Al Giornale del Popolo riconosciamo una grande correttezza nelle relazioni con il sindacato e un’indiscussa trasparenza – per altro rara-  nel comunicare con i propri dipendenti.

L’atteggiamento del giornale del popolo è la palese dimostrazione che nonostante un contesto di vuoto contrattuale la voce della ragione e del buon senso può prevalere. Per questo syndicom continua a ricordare a tutti gli editori ticinesi l’impegno preso verbalmente anni fa di continuare ad applicare il Contratto collettivo in questione nonostante questi sia stato da tempo disdetto.

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