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Grande successo per la giornata dedicata al giornalismo investigativo

Ginevra, 28 ottobre 2015 – Per la prima volta, syndicom è stato uno dei co-organizzatori a pieno titolo di questa quarta edizione del Congresso del giornalismo. La giornata dedicata al giornalismo investigativo ha registrato il pienone. syndicom e gli altri promotori, tra cui impressum, si dicono soddisfatti di questo grande successo. Contemporaneamente alla smaterializzazione dei media, si è posta anche la questione del modello di business.

Circa 150 persone si sono riunite in occasione del 4° Congresso del giornalismo dedicato al giornalismo investigativo ai tempi di WikiLeaks e SwissLeaks. Il sindaco di Ginevra, Esther Alder, ha ricordato le difficili condizioni di lavoro dei giornalisti: redazioni ridotte, minori risorse, maggiore concorrenza. Il sindaco ha inoltre sottolineato il fatto che «il giornalismo di qualità è il polmone della società. La diversità dei media è importante per la democrazia. Abbiamo bisogno della bussola del giornalismo».

Il primo dibattito ha visto la partecipazione di Kristinn Hrafnsson, portavoce di WikiLeaks, in duplex da Londra, che ha ricordato il prezzo eccessivo pagato da chi lancia gli allarmi, Myret Zaki, caporedattrice di Bilan, Angelo Mincuzzi, coautore con Hervé Falciani di «Séisme sur la planète finance», e François Pilet che ha svolto delle indagini sui SwissLeaks dimostrando a che punto il denaro custodito nelle casseforti della HSBC fosse tra l’altro legato al traffico di armi. Quest’ultimo ha ricordato il ruolo determinante svolto da Julian Assange per indurre i giornalisti a lavorare insieme per regole comuni per la divulgazione e a uscire dalla logica dello scoop. Sia gli organizzatori che i partecipanti hanno accolto con favore il lavoro dei media che, con la loro tenacia e perspicacia, hanno permesso di rendere pubblici segreti legati alle finanze (SwissLeaks) oppure agli atti governativi (WikiLeaks).

Il secondo dibattito ha visto la partecipazione del presidente della Federazione europea dei Giornalisti (FEJ), Mogens Blicher Bjerregard, venuto dalla Danimarca per ricordare l’aiuto pubblico alla stampa e il suo impatto sul panorama mediatico scandinavo, Gaël Hurlimann, caporedattore delle nuove piattaforme digitali di Le Temps e L’Hebdo, che deve raccogliere la sfida della newsroom e non impoverire la qualità dei titoli, Christiane Pasteur, co-redattrice capo del Courrier, che è in parte finanziato dalla pubblicità e coltiva un forte legame con i suoi lettori, nonché Sylvie Gardel, vice caporedattrice di Sept.info, uno dei rari “pure player” della Svizzera. In occasione di questa giornata, le piattaforme di giornalisti investigativi, swissinvestigation.net e investigativ.ch hanno annunciato la loro fusione.

Gli organizzatori, syndicom, impressum, Amnesty international, l’Association genevoise des Journalistes, la Fédération européenne des Journalistes, Reporters Sans Frontières (RSF) e il Club suisse de la Presse, si sono detti soddisfatti di tale successo.

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