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I pensionati sono una forza per il nostro Paese

Il 19 marzo c’era un bellissimo sole ad accogliere la sessantina di partecipanti alla Conferenza annuale dei presidenti del GI Pensionati all’Hotel Bern. E siccome quest’anno non c’erano elezioni da fare, le due tematiche principali sono state la presentazione del progetto “Previdenza vecchiaia 2020” e la questione dell’armonizzazione delle quote.

 

Roland Gutmann, presidente del GI Pensionati, che ha diretto questa conferenza con l’energia e la verve che sappiamo distinguerlo, all’apertura ha comunicato di voler abbandonare l’incarico nel 2016, alla soglia dei suoi ottant’anni. «80 anni, sono ancora un giovincello» ha commentato scherzando. Gabriel Cuany, del comitato, ha riferito dei dibattiti ai quali ha assistito in seguito al lancio di una petizione che chiede che la Posta continui a distribuire la corrispondenza anche alle fattorie isolate. La popolazione ha condiviso il suo malcontento verso il Gigante giallo.

fedeltà dei pensionati

Dopo la parentesi delle “comunicazioni”, Bernadette Häfliger Berger, vicepresidente di syndicom, ha rivolto un saluto di benvenuto ai presenti ricordando che nel 2014 i pensionati costituivano il 30% dei membri. Poi li ha ringraziati per la loro fedeltà e per il loro lavoro. Ha rammentato il loro sostegno nelle azioni e l’attenzione che syndicom rivolge alle riforme delle pensioni come il progetto “Previdenza vecchiaia 2020” del consigliere federale Berset «secondo il quale bisognerà contribuire, pagare e lavorare di più per conservare le rendite». Ha ricordato anche la questione delle differenze salariali tra uomini e donne, in media del 20%, che si ripercuote sulla futura pensione e che spinge le donne a lavorare più a lungo per ricevere poi una rendita più o meno dignitosa. «La continuità del contratto generazionale è essenziale e deve avvenire attraverso uno scambio tra le generazioni» ha ribadito.

Sono stati approvati all’unanimità il verbale della conferenza dei presidenti 2014 e il rapporto di attività. Dopo una breve pausa, la questione dell’armonizzazione delle quote ha dato adito a un dibattito piuttosto animato. La constatazione di una grave perdita di membri da 10 anni a questa parte ha causato un aumento dei contributi che potrebbe però a sua volta causare ancora più uscite. Bernadette Häfliger Berger ha messo al centro la questione dell’attrattività del sindacato per i giovani e per le donne che hanno esigenze particolari (conciliazione famiglia e lavoro). Come trattenere i pensionati? La discussione è ancora aperta.

Critiche e rigetto del piano Berset

Approfittando di una pausa durante una seduta al parlamento, il presidente dell’USS Paul Rechsteiner ha presentato i grandi progetti di riforma che sono in discussione. Si è soffermato soprattutto sul progetto “Previdenza vecchiaia 2020” verso il quale si è mostrato molto critico a causa dell’innalzamento dell’età pensionabile delle donne, dell’introduzione di un meccanismo automatico che può bloccare l’adeguamento delle rendite se il patrimonio dei fondi di compensazione diminuisce e a causa della riduzione dei contributi federali alle spese dell’AVS. Egli ha ricordato che l’USS ha lanciato l’AVS+, un’iniziativa che chiede un aumento del 10% delle pensioni più basse, iniziativa sulla quale i cittadini dovranno pronunciarsi. «I pensionati sono una grande forza per il nostro Paese», le sue parole conclusive.

La tematica della “Previdenza vecchiaia 2020” è riaffiorata anche quando si è passati alle proposte. Pierre-André Charrière, del gruppo Fribourg médias, ha proposto che la conferenza rigettasse il progetto del Consiglio federale. Egli ha ribadito che è impensabile aumentare l’età pensionabile delle donne mentre queste continuano a guadagnare il 20% in meno degli uomini. Stessa cosa vale per la soppressione di una parte di rendite di vedovanza. Questa proposta è stata approvata all’unanimità. Allo stesso tempo l’assemblea ha sostenuto la proposta della sezione Vaudoise Poste di rivedere le condizioni per la concessione degli assegni REKA ai membri pensionati portando l’importo massimo annuale da 700 a 1000 franchi, con uno sconto del 10%.

La Conferenza ha approvato anche la risoluzione “Non toccare la mia cassetta” (in riferimento alla petizione che chiede che la Posta continui a servire le fattorie isolate). La risoluzione invita “le istanze competenti della divisione Posta di syndicom a esercitare una maggiore pressione sulla direzione della Posta” e di preservare un servizio pubblico degno di questo nome. I delegati si sono congedati dopo aver condiviso il pranzo e dopo essersi dati appuntamento per l’anno prossimo.

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