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I sindacati accolgono con favore il Piano d'azione nazionale sulla sicurezza dei professionisti dei media

Negli ultimi anni la situazione della sicurezza dei professionisti dei media e la libertà dei media si sono deteriorate anche in Svizzera. L'UFCOM, il Sindacato svizzero dei mass media SSM e syndicom nonché altri rappresentanti dell'industria dei media hanno elaborato congiuntamente un Piano d’azione nazionale (PAN) sulla sicurezza dei professionisti dei media in Svizzera. Il piano d'azione apporta importanti miglioramenti anche dal punto di vista dei dipendenti. Tre misure del PAN sono particolarmente rilevanti per i dipendenti.

Il Piano d’azione nazionale viene lanciato oggi, in occasione della Giornata mondiale della libertà di stampa. Delle nove misure previste, tre sono particolarmente importanti per i professionisti dei media:

  • Misura 2: tavola rotonda con i professionisti dei media e la polizia
    I primi successi in questo ambito sono stati ottenuti con la polizia comunale di Zurigo e il promemoria sui rapporti con i professionisti dei media.
  • Misura 4: dialogo settoriale sulla questione della standardizzazione delle tessere della stampa
    La tessera della stampa più consolidata e affidabile in Svizzera è la tessera della stampa BR; essa viene rilasciata congiuntamente dalle tre organizzazioni SSM, syndicom e impressum secondo regolamenti e criteri uniformi. L’organo promotore della tessera della stampa BR mantiene il relativo registro professionale e si impegna a rafforzare la legittimazione del giornalismo professionale.
  • Misura 8: analisi delle azioni giudiziarie abusive in Svizzera
    Le cosiddette SLAPPS – ovvero le «Strategic Lawsuits Against Public Participation» – sono utilizzate sempre più spesso per impedire la diffusione di notizie impopolari. Questa misura mira ad analizzare sistematicamente la frequenza delle SLAPPS in Svizzera e gli effetti sui professionisti dei media.


Stephanie Vonarburg, vicepresidente di syndicom, sottolinea: «Con questo piano d'azione, la Svizzera compie un importante passo avanti. Poiché anche da noi la sicurezza dei professionisti dei media è sempre più a rischio, sono ostacolati nelle loro ricerche e nel loro lavoro. Inoltre, sessismo e violenza sessualizzata estrema sono presenti nelle mail d'odio e nei commenti, ma anche in non poche redazioni».

Salvador Atasoy, giornalista e copresidente del Sindacato dei mass media SSM, aggiunge: «La pandemia da coronavirus ha accentuato i problemi di gestione dei professionisti dei media. Il PAN è un passo nella giusta direzione. La libertà di stampa è uno dei fondamenti più importanti della libertà di espressione e della diversità dei media e, in ultima analisi, della nostra democrazia. Se i professionisti dei media non sono più al sicuro, sarà difficile mantenere questo elemento fondamentale.

In quanto rappresentanti delle lavoratrici e dei lavoratori, entrambi i sindacati hanno partecipato allo sviluppo del PAN. La libertà di stampa, il diritto all'informazione, la libertà di espressione e la diversità dei media sono fondamentali ed è essenziale tutelarli anche in Svizzera. I tre campi d'azione definiti nel PAN e le nove misure associate, oltre al lavoro già in corso da parte di sindacati, associazioni e aziende del settore dei media, rappresentano un pacchetto di misure allargato messo a punto dallo Stato, al quale l’SSM e syndicom vogliono continuare a partecipare insieme. Il Piano d’azione nazionale dimostra che i rappresentanti dell'industria dei media – a livello federale, dalla parte degli editori o dei dipendenti – stanno lavorando insieme per un'informazione libera e indipendente da parte dei professionisti dei media e dei media stessi.

BAKOM - Sicurezza dei professionisti dei media: la Svizzera lancia un piano d'azione

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