«Il Consiglio degli Stati può riservare delle sorprese!»
syndicom: Come si spiega che con un Parlamento molto di destra la sinistra abbia ottenuto un risultato così positivo?
Paul Rechsteiner: C’è stata sì una svolta a destra nel Consiglio nazionale dopo le recenti elezioni federali, ma il Consiglio degli Stati è più che mai aperto e il Partito socialista e i Verdi al suo interno sono forti. Gli Stati possono quindi riservare delle sorprese! C‘è una sensibilità regionale e non solamente partitica.
Voi avete anche lavorato molto dietro le quinte
Sì, c’è una notevole attività sindacale a monte. Nel 2015, al rientro dalle vacanze, si è costituito un gruppo di venditrici e venditori anti-LANeg e queste/questi militanti hanno incontrato i loro colleghi sul posto e hanno scritto e telefonato a diversi consiglieri agli Stati. Non c’è dubbio che la loro determinazione abbia influito sulla decisione. Anche l’intensa attività di lobbying della Conferenza dei direttori cantonali dell’Economia pubblica ha giocato a nostro favore. Le posizioni mia e di Christian Levrat sono state ascoltate attentamente dalla destra durante l’approfondito dibattito. E ci sono due posizioni forti anche a destra: quella di Stefan Enger (PPD/GR) e di Damian Muller (PLR /LU). In fondo è una buona combinazione tra l’argomentazione federale e sociale. Anche la minaccia dei sindacati di lanciare un referendum ha avuto senza dubbio un ruolo.
Questa alleanza potrebbe funzionare per altre cose?
Si vedrà! Questo netto successo è un segnale positivo. Si può sperare che in futuro gli Stati facciano da contrappeso al Consiglio nazionale.
Intervista: Yves Sancey