Il dialogo sociale secondo Swissprinters: «Qui comando io!»
Dopo due sedute «informative» (e non negoziali), la direzione nazionale di Swissprinters SA continua a rifiutare il dialogo e vuole imporre unilateralmente il suo piano di consultazione, limitando l'affiancamento dei salariati a opera del rispettivo sindacato nell'ambito delle sedute decise dalla società stessa. syndicom contesta questa visione autoritaria del partenariato sociale.
syndicom - il sindacato dei media e della comunicazione esprime tutta la sua preoccupazione a seguito dell'annuncio di ieri di Swissprinters SA di cedere la propria sede di Renens, ossia la Swissprinters Lausanne SA (l'ex IRL – Imprimeries Réunies Lausanne SA).
È del tutto evidente che l'apertura al partenariato sociale predicata da Swissprinters nel suo comunicato di ieri altro non è che polvere negli occhi e non trova un riscontro nella pratica. Quando il sindacato ha voluto negoziare il piano di consultazione messo in campo dalla direzione nazionale di Swissprinters, esso non è stato forse in parte allontanato, e la risposta di A. Wälti, direttore nazionale, è stata: «Qui comando io! Punto».
syndicom manifesta seri dubbi sulla finalità della procedura di consultazione. Il sindacato denuncia la volontà della direzione nazionale di Swissprinters di escludere un sindacato rappresentativo di gruppi di lavoro a fronte di una formulazione delle proposte dei salariati nell'ambito della procedura di consultazione, impedendogli di assumere pienamente il suo mandato di rappresentanza accanto ai salariati e limitandone la presenza a qualche seduta scelta unilateralmente dalla direzione. syndicom si aspetta da Swissprinters SA che concorra a mettere in campo una procedura di consultazione caratterizzata da uno spirito di partenariato sociale aperto e che non cerchi di sabotarla negando al suo personale i mezzi necessari per la difesa dei rispettivi posti di lavoro.
syndicom esprime la sua più profonda preoccupazione in relazione alla reale volontà della direzione di tener conto delle proposte dei salariati, in quanto un accordo per l'acquisizione sarebbe già stato negoziato (pur essendo in attesa di essere sottoscritto) con un'azienda locale concorrente. Tanto più che l'azienda in questione, non convenzionata e più interessata al portafoglio clienti e non al personale, è nota per il fatto di subappaltare a basso prezzo le proprie commesse in Italia. La bocciatura da parte della direzione nazionale di Swissprinters SA di un progetto di management buy out apparentemente suscettibile di sviluppo, presentato dalla direzione locale e sostenuto localmente dalle collettività pubbliche e dalla Banca cantonale di Vaud, fa crescere queste preoccupazioni tanto nel sindacato quanto presso le suddette collettività pubbliche interessate.
Peraltro la Commissione del personale di Swissprinters Lausanne SA chiede un rinvio della consultazione, in modo tale che tutti i dipendenti interessati possano prendervi parte, in particolare la Commissione del personale locale in corpore.
Pertanto, al fine di assicurare adeguatamente la difesa dei suoi iscritti, syndicom rivendica:
- una reale procedura di consultazione,
- la sua partecipazione a tutte le sedute correlate alla procedura di consultazione,
- il diritto di organizzare delle assemblee del personale presso l'azienda durante la procedura di consultazione e le negoziazioni che seguiranno, in collaborazione con i rappresentanti dei lavoratori legittimamente eletti,
- l’accesso dei gruppi di lavoro e del sindacato a tutti i documenti necessari all'elaborazione delle relative proposte, conformemente alle disposizioni di legge in vigore,
- un rinvio della consultazione al 30 settembre 2012.
