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Il servizio pubblico va potenziato: basta con le privatizzazioni!

L’assemblea della sezione Ticino e Moesano di syndicom, tenutasi online, chiede maggiori risorse per il servizio pubblico, fondamentale per la società, come dimostrato durante la pandemia. I rappresentanti del sindacato dei media e della comunicazione si oppongono alla privatizzazione di PostFinance e manifestano solidarietà nei confronti dei lavoratori del recapito pacchi.

Sabato 6 marzo, l’assemblea di syndicom sezione Ticino e Moesano si è tenuta online a causa delle misure sanitarie attuali. E proprio la pandemia ha dimostrato in maniera evidente quanto il servizio pubblico sia fondamentale per la società intera. Oltre al settore sociosanitario, anche i servizi postali, delle telecomunicazioni e dei media hanno contribuito notevolmente ad affrontare questo periodo difficile. Se abbiamo potuto lavorare in home office, fare didattica a distanza, acquistare online e avere informazioni attendibili è stato grazie ai lavoratori di questi settori. Per questo, hanno ribadito i rappresentanti del sindacato dei media e della comunicazione, è necessario stanziare maggiori risorse per questi settori del servizio pubblico anziché perseguire dannose strategie di ottimizzazione dei costi o politiche che puntano a privatizzare e liberalizzare i settori redditizi del servizio pubblico.

Sostegno ai lavoratori della Posta e del recapito pacchi

L’assemblea di syndicom ha manifestato il proprio sostegno ai dipendenti della Posta, dei media e delle telecomunicazioni che, soprattutto nell’ultimo anno, hanno subìto un peggioramento delle proprie condizioni lavorative. È necessario stanziare maggiori risorse al fine di garantire aumenti salariali, tutelare la professionalità e proteggere la salute fisica e psichica dei collaboratori.

Inoltre, il sindacato dei media e della comunicazione esprime solidarietà ai dipendenti degli operatori privati nel recapito dei pacchi. L’associazione padronale KEP & Mail, di cui fa parte anche DPD, ha deciso di non voler più rinnovare il Contratto collettivo dopo che syndicom aveva chiesto migliori condizioni di lavoro nonché organi di controllo più efficaci.

La situazione inaccettabile in cui si trovano a vivere i dipendenti della DPD è la logica conseguenza della liberalizzazione del mercato della consegna dei pacchi. La Posta oggi si ritrova a competere con aziende che non hanno alcun Contratto collettivo e che sfruttano i propri dipendenti. L’assemblea di syndicom lancia un appello alla Posta e a tutte le aziende serie che operano nel settore affinché si impegnino con syndicom a definire un Contratto collettivo di obbligatorietà generale per tutto il settore.

Mettere fine alle privatizzazioni

I rappresentanti di syndicom si oppongono infine con tutte le forze alla privatizzazione di PostFinance SA e al conseguente indebolimento del servizio universale del gruppo Posta. E sottolineano che è necessario intervenire a livello politico per mettere definitivamente fine a tutte le privatizzazioni poiché minano il buon funzionamento del servizio pubblico. Per questo, Per questo, si dichiarano pronti a sostenere tutte le iniziative politiche che mirano all’abbandono delle logiche di mercato e al ripristino degli obiettivi e dei principi di servizio pubblico.

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