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Il sindacato siete voi

«Per una Posta più sociale!»: questo hanno chiesto a gran voce i quasi cento delegati del sindacato dei media e della comunicazione syndicom, riuniti lo scorso 25 marzo a Bellinzona per l’annuale assemblea della sezione Ticino e Moesanos 

 

Di fronte all’annunciata chiusura di oltre 600 uffici postali, l’assemblea ha lanciato un appello alla Confederazione e ai Comuni, affinché si oppongano all’attuale politica aziendale della Posta, che mira a massimizzare il profitto più che a garantire un servizio pubblico di qualità. Ma è importante, ha spiegato il responsabile regionale Marco Forte, che anche i dipendenti della Posta si mobilitino per difendere le proprie condizioni di lavoro: «syndicom siete voi, il sindacato si fa in azienda! Partecipate, parlatene ai colleghi, portate le vostre testimonianze!», è stato detto. Oltre a quanto sta avvenendo alla Posta, il 2016 è stato un anno contraddistinto dai continui attacchi al servizio pubblico: licenziamenti alla la RSI, aumento dei carichi di lavoro e continue ristrutturazioni alla Swisscom. Anche negli altri settori professionali le situazioni lavorative sono tutt’altro che facili, con la crisi dell’industria grafica e la minaccia al giornalismo d’inchiesta. Ma il sindacato è combattivo e non si lascerà intimidire per le sfide che si prospettano in questo 2017. Anche le adesioni sono in aumento, con 104 nuovi soci nel 2016 rispetto ai 70 dell’anno precedente.

Un anno vissuto intensamente
Nel corso dei numerosi e appassionati interventi, sullo schermo scorrevano le immagini di un anno vissuto intensamente: le battaglie per i lavoratori di Südpack, l’organizzazione di Communico, il monitoraggio degli orari di lavoro dei giornalisti, le numerose prese di posizione a difesa del servizio pubblico e della libertà di informazione, il Primo maggio a Bellinzona, come anche momenti di incontro (la partecipazione al festival di Internazionale a Ferrara) e più ludici (le diverse gite del Gruppo d’Interesse Pensionati). In particolare, la pubblicazione dell’elenco-shock delle annunciate chiusure della Posta ha rappresentato un punto di svolta per il sindacato. «syndicom ha rotto la calma apparente», è stato detto in sala. «Ora è il momento di tenere il piede sull’acceleratore. Non bisogna abbassare la guardia. Dobbiamo continuare a sensibilizzare la politica e la popolazione, essere presenti sulla stampa, creare altre forme di lotta non far mai cadere la discussione!».

Il presidente di sezione Jose Feijoo Fariña ha ricordato i molti fronti sui quali syndicom Ticino e Moesano è impegnato, sottolineando la coesione, la motivazione e la determinazione da parte del segretariato di syndicom nell’affrontare tutte le sfide. Non è mancata inoltre la critica alla Posta che «continua a chiudere uffici e a sopprimere posti di lavoro e che di fronte alle richieste di intraprendere una politica più sociale risponde in modo diametralmente opposto, spendendo chissà quanto, con una campagna in favore delle agenzie postali, spot televisivi e cartelloni».

Patrizia Pfenninger, presidente della divisione Comunicazione Visiva, ha ricordato l’importanza e la necessità di riscoprire il valore della solidarietà, soprattutto per i giovani. Ha presentato inoltre la riuscita campagna “braccia nere” che ha lanciato l’applicazione del sindacato “HandsUp”. «La campagna – ha ricordato Patrizia – ha avuto anche il merito di far incontrare le diverse divisioni di syndicom: giornalisti, dipendenti della Posta e di Swisscom, comunicatori visivi e grafici, insieme per un obiettivo comune».

Franco Caravatti, presidente del Gruppo Pensionati, ha invitato i colleghi appena andati in pensione a continuare a aderire al sindacato, per «non dimenticare quanto succede intorno a noi» e per sostenere le battaglie sindacali, che sono anche le battaglie per una società migliore.

In difesa del servizio pubblico
Tra i vari interventi di un dibattito particolarmente vivo e partecipato, molta importanza è stata data alla difesa del servizio pubblico nel suo insieme, non soltanto della Posta e Swisscom ma anche dell’informazione: la diminuzione di risorse nei media porta a un indebolimento della pluralità d’informazione con conseguente rischio per la democrazia.

L’assemblea è proseguita con una conferenza su un tema purtroppo sempre più di attualità come quello dello stress correlato al lavoro. La consulente sociale Liala Cattaneo ha spiegato come lo stress abbia un impatto importante sulla salute dei lavoratori (vedi a fianco). La soluzione? Puntare sulla prevenzione in azienda, dove il problema nasce, con una diversa organizzazione del lavoro e una migliore gestione delle risorse.

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