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Il Ticino per le donne

Un’applicazione effettiva della parità salariale, rendite più dignitose, maggiori diritti per le neomamme e messa in atto della conciliabilità, orari di lavoro ridotti e tolleranza zero in caso di molestie sessuali. Queste le rivendicazioni dei soci syndicom Ticino e Moesano, riuniti in assemblea il 4 marzo a Lugano.

Sabato 4 marzo a Lugano si è tenuta l’annuale assemblea di syndicom Ticino e Moesano, alla presenza di una cinquantina di soci. Oltre a un tema di attualità come l'impatto dell'intelligenza artificiale sul mondo del lavoro, nel corso dell'assemblea si sono ripercorsi gli ultimi dodici mesi di battaglie sindacali. «In Posta abbiamo lanciato diverse petizioni, a livello regionale e a livello nazionale, per chiedere aumenti di salari e del grado di occupazione oltre che al riconoscimento dell’esperienza lavorativa visto che al momento, a cominciare da Autopostale, vi sono disparità ingiustificate», ha affermato il presidente di sezione Jose Feijoo Fariña.

«Nel 2022 il sindacato si è concentrato sul personale a tempo parziale e interinale che in Posta sta sempre più sostituendo i colleghi a tempo pieno che vanno in pensione. Questa tendenza sta portando a una situazione di precariato all’interno della Posta visto che questi salari non permettono di vivere in Ticino» ha precisato Jose Feijoo Fariña. «In Posta si continua a occupare personale a tempo parziale che fa fatica ad arrivare a fine mese, e l'eccessiva flessibilità richiesta non permette di trovare un secondo impiego e di conciliare famiglia e lavoro», fa eco Marco Forte, responsabile regionale di syndicom, aggiungendo «...questo modo di impiegare il personale penalizza molto spesso le donne».

Il tema della discriminazione verso le donne è emerso più volte durante l’assemblea: si è parlato dei cambiamenti che Swisscom deve apportare al proprio contratto collettivo per fare un passo deciso verso il miglioramento dei diritti delle donne e delle neomamme nonché della sempre più critica situazione delle giornaliste che continuano a essere sottorappresentate nei ruoli dirigenziali e sempre più soggette ad attacchi sessisti e di odio online.

L’assemblea ha perciò invitato tutti a partecipare all'incontro del 7 marzo al cinema Lux di Massagno in occasione della giornata internazionale dei diritti della donna (nel quale si parlerà proprio di giornaliste nel mirino dell'odio online) e allo sciopero delle donne del 14 giugno. Tra le richieste avanzate dall'assemblea:
- Un’applicazione effettiva della parità salariale.
- Rendite più dignitose, senza un ulteriore innalzamento dell’età di pensionamento: servono miglioramenti, non riduzioni.
- Maggiori diritti per le neomamme e reale messa in atto della conciliabilità famiglia/lavoro.
- Orari di lavoro ridotti: dalle 30 a un massimo di 35 ore settimanali per un tempo pieno, invece di part-time e sottoccupazione.
- Tolleranza zero in caso di molestie sessuali! Sono necessarie sanzioni per chi non rispetta le donne e maggiori misure di prevenzione e vigilanza per quanto riguarda molestie e sessismo nel mondo del lavoro.

 

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