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In vista due milioni di franchi all’anno dal canone della radiotelevisione. Adesso il DATEC deve garantire un’agenzia nazionale

Il Consiglio federale ha riconosciuto l’importanza delle prestazioni nazionali di agenzia ai fini della pluralità della stampa in Svizzera. Per questo ha creato le basi legali per un contributo annuale fino a due milioni di franchi per prestazioni del genere. Questo contributo verrà finanziato dai proventi del canone della radiotelevisione. syndicom accoglie questa decisione con soddisfazione. Adesso il DATEC deve impiegare i mezzi in maniera mirata e fare in modo che questi vengano pienamente utilizzati a favore del servizio pubblico mediale nel servizio universale trilingue e che non finiscano invece nelle tasche di imprenditori privati o azionisti.

Al centro ci deve essere il servizio pubblico mediale

A inizio anno gli editori hanno messo in ginocchio l’agenzia di stampa svizzera ATS in vista della fusione con keystone. Oltre al licenziamento collettivo c’è stato anche un versamento di 12 milioni di franchi agli azionisti, dopo tanti anni in cui l’orientamento dell'agenzia non è mai stato quello della distribuzione di dividendi. Il DATEC, che negozierà l’accordo sulle prestazioni con la futura agenzia, ora deve fare attenzione che non si ripeta la stessa cosa. Deve garantire che i contributi servano esclusivamente al finanziamento del servizio universale mediale e non al sovvenzionamento di imprenditori privati. A tal scopo servono chiare direttive sulla qualità e sulla copertura regionale.

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