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Le misure della Confederazione escludono tuttora ampie parti di lavoratori indipendenti e freelance

Il sostegno finanziario promesso dalla Confederazione ai lavoratori indipendenti a seguito del coronavirus è piuttosto limitato nella sua forma attuale. Le conseguenze per i lavoratori indipendenti e i freelance del settore creativo e dei media continueranno a essere disastrose nonostante le misure già adottate. Il sindacato syndicom chiede pertanto, insieme ad altre otto associazioni nel settore creativo e dei media, di estendere l’ambito di validità. Oggi si sono pertanto rivolti all’Ufficio federale delle assicurazioni sociali con una presa di posizione.

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I lavoratori indipendenti e freelance del settore creativo e dei media non percepiscono attualmente quasi alcuna entrata. Gli incarichi vengono a mancare e quelli nuovi non arrivano affatto. Attualmente dopo le misure comunicate dalla Confederazione, queste persone percepiscono un’indennità di perdita di guadagno solo se hanno dovuto interrompere la loro attività lavorativa a causa di una misura di quarantena oppure non hanno più potuto lavorare per mancanza di un accudimento esterno dei figli. Al massimo ricevono aiuti di emergenza se rientrano nell’ambito di validità degli operatori culturali e possono inoltre dimostrare la perdita e la disdetta di incarichi a causa delle misure adottate per contenere il coronavirus. Questo è un presupposto che è presente in pochissimi casi. È invece evidente che da quando sono entrate in vigore le misure di contenimento del coronavirus molti lavoratori indipendenti e freelance del settore creativo e dei media non stanno praticamente ricevendo nuovi incarichi. Se la vita sociale si arresta, non ci sarà più lavoro neppure per molti fotografi, giornalisti, grafici indipendenti, ecc.

Un’estensione dell’ambito di validità garantisce le esistenze

La Confederazione viene pertanto esortata a concretizzare le misure per i lavoratori indipendenti e i freelance del settore culturale per questa situazione di emergenza in modo tale che anche chi lavora nel settore creativo e dei media ottenga l’aiuto di cui hanno immediatamente bisogno. Inoltre la durata di validità del 28 febbraio deve essere estesa ad almeno due mesi dal termine delle misure per il coronavirus per coprire tutte le perdite. Solo in questo modo la Svizzera potrà evitare che questi settori subiscano danni economici duraturi, che i lavoratori indipendenti e i freelance diventino insolventi e finiscano per fallire, che il numero di persone che necessita dell’aiuto sociale aumenti notevolmente e che tanto potenziale creativo vada perso. 

 

In nome e per incarico delle seguenti organizzazioni:

Illustratorinnen und Illustratoren Schweiz, impressum – I giornalisti svizzeri, Associazione svizzera dei fotografi professionisti e videomaker SBF, Sindacato svizzero dei massmedia SSM, Werkbund Suisse SWB, Swiss Graphic Designers SGD, Unione svizzera dei fotografi professionali USPP, vfg – vereinigung fotografischer gestalterInnen e syndicom – sindacato dei media e della comunicazione.

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