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Necessaria un’aliquota di sostegno minima per affrontare efficacemente i problemi dei lavoratori indipendenti causati dal coronavirus

Una prima valutazione del pacchetto di aiuti per i lavoratori indipendenti mostra che, per molti di loro, i problemi non possono essere risolti con i mezzi attualmente utilizzati. In un sondaggio condotto dal sindacato dei media e della comunicazione syndicom tra 377 indipendenti, solo il 15% degli intervistati ha dichiarato che i fondi di aiuto sarebbero stati sufficienti a coprire i costi correnti nel periodo dal 17 marzo al 17 maggio. syndicom chiede quindi l´introduzione di un’aliquota minima per l’indennità per perdita di guadagno.

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Dopo che è stato finalmente discusso un pacchetto di aiuti per i lavoratori indipendenti, syndicom ha chiesto alle persone interessate se le misure decise fossero sufficienti. I risultati del sondaggio mostrano chiaramente che queste sono ancora insufficienti. Il 38% non è ancora stato informato dell´importo e in questo momento non è in grado di rispondere alla domanda, mentre il 46% sa già adesso che i  contributi in questione non saranno sufficienti. E questo sebbene l´aiuto sia necessario immediatamente. 

Mancanza di aliquote minime il problema principale
Visto che parecchi lavoratori indipendenti hanno redditi molto bassi proprio nei settori creativi, anche le aliquote giornaliere sono di conseguenza ridotte. Si basano sul guadagno netto dell´anno precedente meno il 20%. Gli indipendenti con un reddito imponibile compreso tra 10 000 e 30 000 franchi all´anno non sono rari, poiché tutti i costi possono essere dedotti dagli introiti. Ne risultano aliquote giornaliere comprese tra 20 e 60 franchi, appena sufficienti a coprire le spese correnti sostenute dall´interessato. Il fatto che anche aliquote giornaliere di 1.60 franchi vengano versate fa sorgere seri dubbi se l´ordinanza soddisfi effettivamente il suo scopo o meno. A differenza dell’indennità per perdita di guadagno per i militari, ad esempio, in questo caso si è esplicitamente rinunciato all’aliquota minima. Non si tratta solo di una presa in giro dei lavoratori indipendenti, a cui è stato promesso aiuto, ma anche di un’assurdità amministrativa. 

syndicom chiede quindi nuovamente al Consiglio federale e all´Ufficio federale delle assicurazioni sociali (UFAS) di fissare un’aliquota giornaliera minima di 98 franchi (50% dell’importo massimo previsto) per garantire un livello minimo di assistenza. L´UFAS e il consigliere federale Alain Berset hanno ricevuto oggi una richiesta in tal senso. syndicom presenterà inoltre una mozione in Parlamento insieme alla consigliera nazionale del PS Mattea Meyer per l´introduzione di un’aliquota minima. 

Necessari miglioramenti sostenibili
La situazione momentanea dei lavoratori indipendenti e dei freelance in Svizzera dimostra quanto questi lavoratori godano di una scarsa protezione contro la perdita di guadagno. Ciò che occorre ora è una revisione dello status professionale degli indipendenti, con l´obiettivo di garantire che – analogamente alle garanzie per i lavoratori dipendenti – anche gli indipendenti siano tutelati dalla perdita di guadagno e contro le perdite della previdenza per la vecchiaia. Pertanto, nella stessa mozione, syndicom e la consigliera nazionale del PS Mattea Meyer chiedono la creazione di una task force per affrontare questi problemi e sviluppare soluzioni a lungo termine.

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