Ora scocca il 13! Per la 13a volta
Presa di posizione sul rifiuto dell’associazione degli editori di avviare le trattative per un contratto collettivo di lavoro (CCL): Con la loro 13a azione „Ora scocca il 13“, le organizzazioni giornalistiche syndicom e impressum sollecitano gli ispettorati del lavoro a verificare in tutte le redazioni della Svizzera tedesca e del Ticino, che non sottostanno a un contratto collettivo di lavoro, se le imprese mediatiche rispettano la legge sul lavoro. Senza un CCL, la legge è l’unica possibilità di proteggere la salute dei giornalisti.
petizione, iscrizione qui
Lo scorso anno sono state condotte diverse azioni per richiamare l’attenzione sul costante peggioramento delle condizioni di lavoro di giornaliste e giornalisti. L’intervento degli ispettorati del lavoro ha già obbligato alcuni datori di lavoro a registrare gli orari di lavoro dei propri collaboratori. Grazie alla registrazione della durata del lavoro, giornaliste e giornalisti hanno almeno potuto compensare le ore prestate in eccesso, in caso di superamento degli orari di lavoro massimi legali di 45 ore alla settimana, ciò che finora è accaduto molto frequentemente.
Il 13 gennaio le condizioni di lavoro esistenti nelle redazioni del Ticino e della Svizzera tedesca, che non sottostanno al CCL, vengono segnalate a tutti gli ispettorati del lavoro. syndicom e impressum, inoltre, presentano una petizione all’Associazione dei media svizzeri, affinché sia possibile riavviare le trattative per un nuovo contratto collettivo di lavoro. In questa occasione sarà inoltre possibile discutere su delle forme semplificate di registrazione della durata del lavoro.
Petizione per un nuovo CCL a tutela delle nostre condizioni di lavoro
Giornaliste e giornalisti devono essere tutelati – e hanno bisogno di un contratto collettivo di lavoro! Oggi è i molti colleghi subiscono una pressione produttiva enorme e devono lavorare troppo e troppo in fretta. Questo pregiudica la qualità del loro lavoro e minaccia la loro salute. Le conseguenze negative del lavoro eccessivo sono sempre più evidenti.
Un contratto collettivo di lavoro potrebbe regolamentare le nostre condizioni lavorative, determinate di comune accordo tra le parti. Altrimenti non resta altro che la legge. Senza CCL gli ispettorati del lavoro devono comunque imporre il rispetto delle prescrizioni di protezione della salute previste dalla legge. Potremmo lavorare molto meglio, se le nostre condizioni di lavoro fossero regolamentate e protette da un CCL.
Editori: collaborate con le organizzazioni dei giornalisti!
• Date una possibilità a un nuvo CCL! Parlatene con le nostre associazioni, avviate delle trattative concrete, cosi che i vostri interventi politici siano fondati sulla base di un CCL e abbiano piu possibilita di successo.