Smantellamento della stampa romanda: Tamedia deve tornare alla ragione
Lo sciopero resta per il momento sospeso, ma potrebbe riprendere il 3 settembre a dipendenza dei progressi fatti nel dialogo delle parti.
Le redazioni romande di Tamedia mantengono assolutamente le proprie rivendicazioni dopo la brutale decisione della direzione di mettere fine alla mediazione intrapresa il 9 luglio dai Consigli di Stato vodese e ginevrino. Tenendo conto, loro sì, del dialogo sociale, le redazioni chiedono di cominciare una trattativa per la creazione di un vero progetto editoriale per Lematin.ch. Chiedono inoltre l’implementazione di un’équipe dotata di effettivi e mezzi sufficienti in modo da garantire in maniera duratura l’esistenza del progetto nel paesaggio mediatico romando. Esse richiedono anche un piano sociale dignitoso per i collaboratori licenziati.
Le redazioni romande ritengono che si debba instaurare un vero dialogo fra la direzione e i collaboratori per garantire la continuità dell’informazione. La politica del procedere continuamente a tagli o a ristrutturazioni ogni sei mesi non può più durare, ed esse si appellano a un partenariato costruttivo al fine di uscire da questa logica infernale e distruttrice.
Riunitesi in assemblea generale questo venerdì 20 luglio, le redazioni romande, assistite da Impressum e syndicom, hanno deciso che lo sciopero resta per il momento sospeso, ma che potrebbe riprendere il 3 settembre a dipendenza dei progressi fatti nel dialogo delle parti. Durante questo lasso di tempo, le redazioni restano mobilitate e s’impegnano a adoperarsi al massimo per riportare Tamedia alla ragione.
Le redazioni romande di Tamedia
Impressum – i giornalisti svizzeri
Syndicom – il sindacato dei media e della comunicazione
Per maggiori informazioni:
Urs Thalmann, direttore di Impressum, 076 420 26 56
Patricia Alcaraz, 079 382 74 22