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Tamedia: nessun accordo aziendale senza contratto

Continua il lavoro fra le tre commissioni del personale e syndicom in seguito all’uscita di Tamedia dall’associazione padronale viscom. L’obiettivo rimane sempre quello di un ritorno di quest’ultima al partenariato sociale e la sottoscrizione del Contratto Collettivo di Lavoro (CCL).

 

A fine maggio, le tre commissioni del personale (CoPe) hanno inviato una nuova presa di posizione alla direzione dei tre centri per la stampa dei giornali di Tamedia. Presa di posizione che è stata richiesta dalla stessa direzione dopo il loro ultimo incontro. In questa occasione, Tamedia ha avanzato la richiesta di trattative per regolamentare a livello aziendale le condizioni di lavoro dal 2017 in poi, dal momento che per l’anno in corso, come ci è stato confermato per e-mail dal responsabile dei tre centri, non sono previsti cambiamenti. Ma tornando alla presa di posizione delle tre CoPe, va sottolineato come nel loro seppur breve scritto abbiano ribadito la volontà di avere delle garanzie prima di intavolare qualsiasi discussione. E queste garanzie hanno un nome: Contratto Collettivo di Lavoro (CCL) per l’industria grafica. Ma nel caso Tamedia non volesse sottoscrivere, si attenderà l’entrata in vigore del Decreto federale, prevista per il prossimo primo gennaio, che renderà obbligatorio la sua applicazione. Anche perché, nel frattempo, un’altra sentenza del Tribunale Federale è venuta alla luce togliendoci di fatto quella base giuridica che avevamo utilizzato nei mesi scorsi (vedi syndicom, il giornale N. 2) che obbligava il rispetto del CCL, anche per l’azienda che nel frattempo era uscita dalla propria associazione padronale. Nuova sentenza che ha perciò ridotto a zero le possibilità di avviare una procedura.

Le CoPe hanno quindi inviato un messaggio chiaro, scaturito anche dal sostegno dei 2/3 delle loro colleghe e dei loro colleghi impiegati nei tre centri che hanno sottoscritto la petizione: vogliamo il CCL! L’attenzione nei confronti di Tamedia è e rimane perciò grande. Anche perché la direzione cerca in tutti i modi di allontanare le tre Commissioni del personale non tanto dalle loro colleghe e dai loro colleghi, ma in particolare dalla collaborazione e dal sostegno che trovano in syndicom. Non per nulla Tamedia, nella sua richiesta di apertura delle trattative, ha offerto loro un appoggio tramite degli esperti “esterni”. Le tre CoPe hanno ringraziato per tanta gentilezza ma, hanno ribadito nella presa di posizione, il loro punto di riferimento è e rimane syndicom. Un bello spirito unitario quindi, che sarà certamente utile nei mesi a seguire. Tamedia ne prenda atto.

Angelo Zanetti,

segretario centrale per l’industria grafica e l’imballaggio

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