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TISA: verso una deregolamentazione su tutti i fronti

Il nuovo accordo di scambio sui servizi (TISA), negoziato a lato dell’Organizzazione mondiale del commercio (OMC), sconvolgerà la vita di intere popolazioni: liberalizzazione dei servizi pubblici, liberalizzazione a oltranza dei servizi finanziari… Il rullo compressore TISA potrebbe deregolamentare quasi tutti i settori, tra i quali anche posta e telecomunicazioni.

 

Si tratta di un accordo commerciale di cui pochi parlano e che è stato negoziato nella più assoluta segretezza: l’accordo sul commercio dei servizi (ACS) o Trade in Services Agreement (TISA). Viene attualmente negoziato tra una cinquantina di paesi tra cui quelli dell’Unione europea e la Svizzera. Questi paesi, tra i più ferventi difensori della liberalizzazione, stanno attualmente discutendo l’apertura del “mercato dei servizi” alla concorrenza internazionale. Istruzione, sanità, trasporti, posta, telecomunicazioni, radio, televisione e servizi finanziari... tutto è sul tavolo dei negoziati. Senza che i cittadini o i parlamentari abbiano voce in capitolo. Questo potrebbe rappresentare la fine dei servizi pubblici, dell’acqua, dell’istruzione o della sanità, la fine di qualsiasi volontà di regolamentare i mercati finanziari o di proteggere i dati dei cittadini. Insomma, un ostacolo inaudito all’esercizio della democrazia e al funzionamento

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