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Una beffa per gli addetti al recapito in Svizzera

La PostCom fissa il salario minimo a 19 franchi

Impilare diversi timbri per formare un volto con gli occhi.
© PostCom

Appena un giorno prima del Black Friday, ovvero una giornata di lavoro particolarmente estenuante per i dipendenti postali, la Commissione federale delle poste (PostCom), in qualità di autorità di regolazione, fissa il salario minimo per questo settore a 19 franchi l’ora. Un salario minimo di questo tipo è una presa in giro per lavori massacranti come lo smistamento e il recapito di lettere e pacchi postali. In questo modo la PostCom non tiene conto della realtà del settore e legittima una concorrenza che gli operatori del mercato postale svolgono sulle spalle dei dipendenti. syndicom intensificherà gli sforzi per regolamentare il mercato postale a livello di partenariato sociale e adotterà misure adeguate per tutelare i dipendenti da condizioni di lavoro precarie.
 

La PostCom ha il compito di definire gli standard minimi delle condizioni di lavoro nel settore dei servizi postali. Questi standard minimi hanno lo scopo di evitare che la concorrenza auspicata nel settore postale avvenga a scapito dei salari e delle condizioni di lavoro dei dipendenti. Con la sua decisione di un salario minimo di 19 franchi, non sta rispettando questo compito. Ciò significa che le condizioni di lavoro precarie continueranno a prevalere, non da ultimo in un mercato in pieno boom con decine di migliaia di dipendenti, un mercato che ha registrato cifre di crescita a due cifre durante la crisi del coronavirus.

Per Matteo Antonini, responsabile del settore Logistica di syndicom, è chiaro: «Si tratta di una decisione priva di coraggio che non tutela i dipendenti postali da condizioni di lavoro precarie. La PostCom propone uno stipendio che è persino inferiore al salario minimo cantonale più basso della Svizzera». L'aumento del salario minimo da 18.27 a 19 franchi compensa a malapena il rincaro elevato, che rimane intorno al 3 per cento. Ciò significa che nel settore sono tuttora possibili redditi annuali inferiori a 40 000 franchi.

È necessaria una segmentazione

La PostCom non riconosce la realtà del settore quando rinuncia alla segmentazione per aree di mercato e funzioni. Il suo stesso studio (follow-up dello studio Graf) ha rilevato che nel mercato postale esistono diversi gruppi professionali. Ma la PostCom nega questa realtà e non dà seguito alle consulenze in materia: ad esempio, i rappresentanti dei datori di lavoro e dei lavoratori nel gruppo di esperti hanno concordato che i salari minimi devono essere segmentati in base alle categorie professionali. È incomprensibile che l’autorità non abbia considerato questa unità di vedute nell'ordinanza. syndicom continuerà a battersi per questo.

I datori di lavoro devono permettere soluzioni di partenariato sociale

Questo salario minimo non è un lasciapassare per i datori di lavoro del settore postale. Matteo Antonini ha dichiarato al riguardo: «syndicom si aspetta che i datori di lavoro del settore postale versino ai loro dipendenti salari che in Svizzera permettano di vivere. Devono permettere ai loro dipendenti di partecipare al successo dell'azienda e non devono nascondersi dietro a questo salario minimo statale.» syndicom sta attualmente conducendo le trattative per un contratto collettivo di lavoro valido per il settore del recapito. Il sindacato difenderà con fermezza le aspettative e gli interessi dei lavoratori in queste trattative.

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