Da più di un anno, Il Covid-19 mette a soqquadro il mondo del lavoro: numerose aziende sono state costrette a introdurre o a estendere il telelavoro a domicilio a una gran parte dei loro dipendenti, facendo dell'Home Office una norma in molti settori. Siamo convinti che il telelavoro a domicilio porti con sé dei vantaggi per i dipendenti, ma solo se viene gestito in modo socialmente responsabile.
Per poter fornire ai dipendenti del settore dei contact center e call center il miglior sostegno possibile, abbiamo condotto un sondaggio tra loro per individuare le preoccupazioni principali riguardo al telelavoro a domicilio. Quasi 250 dipendenti hanno partecipato all’inchiesta nel marzo 2021.
Domande e risposte nel dettaglio

Il 34% degli intervistati ha menzionato degli aspetti positivi legati al telelavoro a domicilio. Tra questi, il risparmio di tempo e di soldi, l’equilibrio tra lavoro e vita privata (Work-Life-Balance), la possibilità di concentrarsi lavorando, la vita familiare e la motivazione. Tra gli aspetti negativi menzionati, le spese supplementari occasionate a domicilio e la mancanza di contatti sociali.

Meno di un terzo degli intervistati ha dichiarato di disporre di attrezzature e strumenti di lavoro interamente finanziati dall'impresa, o sostiene di non aver dovuto pagare niente di tasca propria. Il numero di coloro che hanno dovuto acquistare tutto il materiale da soli è superiore (29%). La maggior parte degli intervistati ha finanziato parzialmente l'attrezzatura (43%).

Solo il 40% degli impiegati hanno dichiarato di disporre di un posto di lavoro ergonomico. Un quarto degli intervistati desidera più possibilità di comunicazione per gli scambi informali con colleghe e colleghi - il contatto sociale è e rimane importante. Inoltre, più di un quinto degli intervistati vorrebbe vedere rispettati i confini tra lavoro e vita privata.