No all' abolizione dell'imposta preventiva sulle obbligazioni!
Ci risiamo: le persone più benestanti, con i loro rappresentanti in Parlamento, si concedono privilegi a spese di tutti. A beneficiarne sono esclusivamente coloro che percepiscono redditi elevati e chi detiene grossi patrimoni, cioè coloro che negli scorsi anni hanno già approfittato di forti sgravi. Questo self-service praticato dai più ricchi deve finire. Pertanto: NO all'abolizione dell' imposta preventiva sulle obbligazioni il 25 settembre!
Nessun cittadino di seconda classe
Heute müssen alle Verrechnungssteuer zahlen. Das Parlament hat beschlossen, diese Steuer abzuschaffen – allerdings nur für Inhaber*innen von Obligationen! Das heisst, nur noch Besitzer*innen von normalen Bankkonten zahlen weiterhin Verrechnungssteuer.
Agevolazioni per i grossi patrimoni a scapito dei piccoli risparmiatori? No!
Dall’imposta preventiva sarebbero d’ora in poi liberati soltanto gli utili generati dalle obbligazioni, mentre i conti di risparmio continuerebbero ad essere tassati come finora!
Sovvenzionare la frode fiscale? No!
L’imposta preventiva è un deterrente contro la frode fiscale. Ai contribuenti onesti viene restituita. Abolirla significherebbe incentivare in maniera diretta la frode fiscale!
Nuovi tagli ai servizi pubblici? No!
Alla Confederazione e ai Cantoni verrebbero a mancare ogni anno introiti fiscali per diverse centinaia di milioni di franchi. Se i tassi d’interesse dovessero tornare a crescere, i costi raggiungerebbero fino a mezzo miliardo di franchi. Provocando nuovi tagli.
Defiscalizzare le transazioni finanziarie e le speculazioni? No!
Il progetto parlamentare prevede altresì la soppressione dell’aliquota dell’1.5 per mille sul commercio di obbligazioni. L’abolizione di questa imposta, tutto sommato moderata, va esclusivamente a beneficio del settore finanziario.