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Diritto di informazione e partecipazione in azienda

Lavoro in una tipografia che non è soggetta al contratto collettivo di lavoro dell’industria grafica. Negli ultimi anni ci sono stati dei cambiamenti aziendali. Tra l’altro continuano a esserci problemi con la programmazione e il carico di lavoro sta aumentando. Come lavoratore ho diritto di informazione e di partecipazione in caso di
cambiamenti aziendali?

In Svizzera abbiamo la legge federale sull’informazione e la consultazione dei lavoratori nelle imprese, chiamata anche legge sulla partecipazione. Essa si applica a tutte le imprese private che occupano costantemente lavoratrici e lavoratori in Svizzera. In aziende con almeno 50 lavoratori questi possono nominare al loro interno una o più rappresentanze del personale. Se in un’azienda non c’è una rappresentanza del personale, i diritti di informazione e di consultazione spettano, nell’ambito della legge sulla partecipazione, direttamente ai lavoratori. La rappresentanza dei lavoratori ha diritto a informazioni tempestive e complete su tutte le questioni, la cui conoscenza è un requisito per un adempimento regolare delle sue funzioni. Almeno una volta l’anno il datore di lavoro deve informare la rappresentanza dei lavoratori delle ripercussioni dell’attività sui lavoratori. Particolari diritti di partecipazione spettano alla rappresentanza del personale nei seguenti ambiti: per questioni relative alla sicurezza sul lavoro ai sensi dell’articolo 82 della legge sull’assicurazione contro gli infortuni nonché per questioni relative alla protezione dei lavoratori ai sensi dell’articolo 48 della legge sul lavoro. Inoltre, in caso di trasferimento aziendale secondo l’articolo 333 e 333a del Codice delle obbligazioni, in caso di licenziamenti di massa ai sensi dell’articolo 335d-335g del Codice delle obbligazioni e, infine, tramite il collegamento a un istituto di previdenza sociale e la risoluzione di un contratto di affiliazione. In alcuni ambiti i lavoratori godono quindi di un diritto di informazione e di consultazione stabilito dalla legge.

Come rappresentante dei lavoratori devo affrontare difficili argomenti interni all’azienda e presentare al datore di lavoro delle rivendicazioni fondate. Posso essere licenziato per questo?

Su richiesta di un quinto dei lavoratori deve essere innanzitutto svolta una votazione a scrutinio segreto per chiarire se la maggioranza dei lavoratori accetta una rappresentanza del personale. Nelle grandi aziende con più di 500 lavoratori la votazione va svolta se lo richiedono 100 di loro. La richiesta di una tale votazione può ad esempio avvenire tramite una petizione interna all’azienda. Se la rappresentanza del personale viene approvata dalla maggioranza dei lavoratori, l’elezione deve essere organizzata insieme dal datore di
lavoro e dai dipendenti. È possibile una rappresentanza anche in aziende con meno di 50 persone. In questi casi si presuppone che entrambe le parti (datore di lavoro e dipendenti) siano d’accordo.

Come rappresentante dei lavoratori devo affrontare difficili argomenti interni all’azienda e presentare al datore di lavoro delle rivendicazioni fondate. Posso essere
licenziato per questo?

Secondo la legge sulla partecipazione, i membri della rappresentanza del personale non possono essere ostacolati nelle loro funzioni e non possono subire svantaggi né durante il loro mandato né dopo la cessazione dello stesso. Qualora un membro della rappresentanza del personale dovesse essere licenziato a causa del suo lavoro regolare, tale licenziamento dovrà considerarsi abusivo.

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