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In 15'000 manifestano contro i tagli alle pensioni

La manifestazione manda un chiaro messaggio al Parlamento

© Virginie Zürcher

Circa 15.000 persone hanno protestato oggi sulla Piazza federale a Berna contro i tagli alle pensioni previsti dal Parlamento. Il messaggio al Parlamento è chiaro: la proposta di una riforma dell’AVS a scapito delle donne si scontrerà con una resistenza molto decisa. Invece di tagliare le pensioni, sarebbe piuttosto giunto il momento di migliorarle. È uno scandalo che le pensioni delle donne siano ancora inferiori di un terzo a quelle degli uomini! Ecco perché una manifestazione su larga scala è stata organizzata da un'ampia alleanza di sindacati, collettivi di donne e partiti politici.

(USS) Le rendite AVS non sono più sufficienti per vivere. I benefici del secondo pilastro sono in calo da anni. Sempre e ancora, sono le donne ad esserne colpite più duramente: per loro, le ineguaglianze dopo il pensionamento sono ancora maggiori di quanto non lo siano già state durante tutta la loro vita professionale, a causa della discriminazione salariale. Sono problemi molto concreti e che devono essere risolti immediatamente. Purtroppo, la maggioranza del Parlamento non solo li ignora ma in più prepara un’ulteriore smantellamento della previdenza professionale, che implica persino dei tagli alle pensioni.

Per attirare l'attenzione su questo scandalo, un'ampia alleanza di sindacati, collettivi di donne* e partiti politici ha indetto una manifestazione nazionale. Nonostante la difficile situazione pandemica, ben 15’000 persone si sono riunite oggi a Berna, per lanciare un appello chiarissimo: le pensioni devono essere aumentate non ridotte. "Giù le mani dalle nostre pensioni!" I piani per tagliare le pensioni, in primo luogo l'AVS21, si imbatteranno in un’energica e decisa resistenza.

Sulla Piazza federale, donne provenienti da diversi settori hanno spiegato pubblicamente le difficoltà a cui vanno incontro se l’età del loro pensionamento verrà aumentata e se l’AVS verrà ulteriormente indebolita. Dopo una carriera professionale estenuante, e considerato anche l’accudimento, non retribuito, delle figlie, dei i figli o di altri parenti, è problematico anche un solo anno di lavoro in più. Già al giorno d’oggi le prospettive pensionistiche sono tutt’altro che rosee a causa delle interruzioni di carriera, del lavoro a tempo parziale e della discriminazione salariale. Per tutti questi motivi è quindi imperativo aumentare il livello delle pensioni affinché tutte e tutti possano beneficiare di una buona pensione. Lo si può fare, per esempio, con una tredicesima rendita AVS.
 

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