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Legge sulle poste e pluralità della stampa: Minacciata l'esistenza di alcune testate

La nuova ordinanza di attuazione della Legge sulle poste regolamenta anche le condizioni per gli incentivi indiretti alla stampa. Al fine di garantire la pluralità della stampa, in Svizzera le tariffe per il recapito hanno un costo più basso. Ciononostante, negli ultimi anni la Posta ha applicato queste disposizioni in modo molto restrittivo, tentando di cancellare le tariffe postali agevolate per alcuni giornali di piccole dimensioni. Ciò metterebbe in pericolo l'esistenza della maggior parte di queste testate.

La bozza dell'ordinanza di attuazione della Legge sulle poste sottoposta a consultazione chiarisce, oltre a molte altre cose, come la Confederazione voglia configurare gli incentivi indiretti della stampa. Attualmente vige la pratica, grazie a un consenso politico, di fornire un sostegno a giornali e riviste, sancito nella Legge sulle poste, garantendo uno sconto sulle tariffe per il recapito di durata illimitata: sono a disposizione 30 milioni di franchi per i giornali regionali e locali e 20 milioni per la stampa associativa.

 

Nell'ordinanza viene definito con più precisione chi ha (ancora) diritto alle tariffe postali agevolate e  naturalmente anche chi non ne ha diritto. Poiché, proprio in riferimento a questo punto, negli ultimi anni la Posta ha preso alcune decisioni molto controverse: dal 2010 ha interpretato in modo molto restrittivo i termini «giornale regionale» e «stampa speciale», depennando diversi giornali e riviste dall'elenco dei prodotti stampati a cui spetta la riduzione. La motivazione è stata, tra l'altro, che i lettori e l'area di distribuzione di questi prodotti fossero sovraregionali. A essere penalizzati sono stati ad esempio il settimanale di sinistra WoZ, con una diffusione ben oltre Zurigo, ma anche Le Courrier, il quotidiano autogestito della Svizzera romanda, e gauchebdo.

 

Anche le pubblicazioni di carattere religioso, come Der Sonntag, Leben und Glauben o la rivista in lingua francese Echo Magazine, essendo «stampa speciale» esclusa dall'incentivo, d'un tratto sarebbero tenute a pagare diverse migliaia di franchi in più per l'invio delle proprie copie rispetto a quanto avveniva in passato. La cancellazione delle tariffe postali agevolate avrebbe potuto rappresentare la fine anche per i giornali e le riviste di maggiore tiratura tra questi. Questa situazione ha dato vita a ricorsi e processi, e ciò ha avuto come risultato che almeno una parte degli interessati continuerà a beneficiare degli incentivi postali temporaneamente e provvisoriamente fino all'entrata in vigore della Legge postale e della relativa ordinanza.

Molti aspetti sono buoni...

Nella propria presa di posizione, syndicom giudica positivo che la bozza in consultazione faccia più chiarezza su molti punti, definendo meglio chi ha diritto a godere delle tariffe agevolate rispetto a quanto avvenuto finora. Così il termine «regionale» viene definito «una diffusione prevalentemente in Svizzera». In questo modo si tiene conto della situazione attuale, poiché, vista la crescente mobilità richiesta ai lavoratori, per alcuni giornali regionali anche le aree di distribuzione diventano più estese poiché i lettori restano fedeli anche dopo essersi trasferiti in un altro luogo. E proprio le testate più piccole che hanno abbonati in tutta una regione linguistica o addirittura in tutta la Svizzera contribuiscono alla pluralità della stampa elvetica. Esse costituiscono un piccolo ma importante contrappeso alla progressiva concentrazione della stampa nelle mani di poche case editrici di grandi dimensioni.


syndicom valuta positivamente anche il fatto che, a partire da ora, sarà l'Ufficio federale delle comunicazioni, e non più la Posta a decidere sulla concessione delle tariffe agevolate per il recapito. In questo modo si tiene conto dell'importanza sul piano della politica dei media degli incentivi indiretti alla stampa e vengono meno contraddizioni e possibili conflitti d'interesse quando è il distributore stesso a decidere sullo sconto per il recapito.

...ma altri devono essere ancora migliorati

Ciò che, a detta di syndicom, manca nell'ordinanza di attuazione della Legge sulle poste per quanto attiene al tema dell'incentivo alla stampa, è un articolo sull'obiettivo della concessione delle agevolazioni tariffarie. Nella Legge sulle poste ancora in vigore, la finalità delle tariffe di recapito agevolate viene definita in modo sintetico e senza giri di parole: «Allo scopo di salvaguardare il pluralismo della stampa regionale e locale, la Posta concede riduzioni a quotidiani e settimanali in abbonamento (…)». A giudizio di syndicom, è importante che l’obiettivo dell'incentivazione indiretta della stampa venga recepito anche nella nuova ordinanza, in particolare perché tale obiettivo non è stato contemplato nella nuova Legge sulle poste.


La nuova Legge sulle poste conferisce altresì al Consiglio federale la competenza di estendere i criteri per la definizione dei prodotti stampati a cui spettano gli incentivi. Viene esplicitamente citato che la frequenza di pubblicazione rientra fra i criteri che il Consiglio federale può interpretare in modo più largo. syndicom esprime il proprio rammarico sul fatto che il Consiglio federale non abbia fatto ricorso a questo diritto e che ora richieda almeno una frequenza di pubblicazione settimanale. Tuttavia esistono anche diverse testate mensili o quindicinali che forniscono un contributo importante alla pluralità e alla formazione delle opinioni. syndicom, il sindacato dei media e della comunicazione, chiede pertanto al Consiglio federale che faccia uso del proprio diritto portando la condizione ad «almeno una volta al mese».

Che cosa s'intende per stampa specializzata e quale forma giuridica definisce la stampa associativa?

La «stampa specializzata» è stata ed è esclusa dagli incentivi. Un termine di difficile definizione per delimitare un gruppo attivo nei media. Basta considerare le diverse controversie e interpretazioni ai sensi della vecchia Legge sulle poste: le pubblicazioni prevalentemente ideologiche, politiche o religiose rientrano nella «stampa specializzata»? syndicom ritiene invece che le altre condizioni per concedere il recapito agevolato possano essere interpretate e applicate in assenza di particolari contraddizioni. La finalità dev'essere la promozione della pluralità delle pubblicazioni. Ora, laddove si ricorresse alla locuzione «stampa specializzata», sarebbe necessaria una descrizione, e sarebbe politicamente delicato richiamarsi all'elenco in base al quale la società privata REMP (Ricerche e Studi dei Media Pubblicitari) redige le proprie statistiche. syndicom propone pertanto di rinunciare completamente alla locuzione e di cancellarla.


Il sindacato ritiene inoltre giusto che sia solo la stampa associativa a essere sostenuta da organizzazioni non a scopo di lucro. Ma la forma giuridica di queste organizzazioni – contrariamente alla proposta in consultazione – non deve avere alcun peso.

Il testo completo della legge può essere letto all'indirizzo www.admin.ch (Documentazione, Legislazione, Procedura di consultazione DATEC). In tale sezione vengono anche riportate tutte le prese di posizione, tra cui quella di syndicom.

 

Nina Scheu

 

Ordinanza sulle poste

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