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Quest'anno ho diritto a un aumento di salario individuale?

lavoro presso un centro pacchi della Posta. In qualità di padre di famiglia, sono preoccupato, perché tutto sta diventando più caro: crescono gli affitti, i premi delle casse malati e i prezzi dell'elettricità. Abbiamo sempre meno soldi a disposizione. Quest'anno ho diritto a un aumento di salario individuale?

In quanto dipendente della Posta, sei assoggettato al CCL aziendale della Posta. Ai sensi dell'art. 2.19.2 capoverso 3 del CCL Posta, ogni anno, nell'ambito delle trattative salariali, la Posta deve mettere a disposizione almeno lo 0,4 per cento del monte salari per misure salariali individuali. Questo però non significa che quest'anno il tuo aumento salariale individuale sarà dello 0,4 per cento. Tale disposizione stabilisce solo l'importo totale minimo che la Posta deve impiegare per le misure salariali.

L'evoluzione del tuo salario dipende dai risultati delle trattative salariali annuali ai sensi dell'art. 3.1 del CCL mantello della Posta, che saranno comunicati nella primavera del 2024. Secondo il CCL Posta, i criteri decisivi per le trattative salariali sono in particolare la situazione economica del gruppo aziendale, il confronto con le aziende concorrenti, l'andamento del costo della vita e l'andamento dei salari medi per gruppo professionale e regione salariale. L'indice nazionale dei prezzi al consumo viene utilizzato come base per valutare il costo della vita; viene inoltre preso in considerazione anche l'indice dei premi dell'assicurazione malattie (IPAM, aggiornato a novembre).

Per i miei figli ricevo gli assegni famigliari mensili. Questi assegni vengono aumentati automaticamente in funzione dell'aumento del costo della vita?

Ai sensi dell'art. 2.19.4 capoverso 1 del CCL Posta, l'assegno per i figli ammonta attualmente a 260 franchi al mese per figlio. Poiché si tratta di un supplemento salariale e non è stato previsto un meccanismo di adeguamento automatico nel CCL, non aumenta automaticamente nella stessa misura del tuo salario negoziato in occasione delle trattative salariali annuali.

Lavoro anche di notte. Sebbene sia faticoso, è economicamente interessante grazie ai supplementi salariali per il lavoro notturno. Il mio contratto prevede che io faccia turni di notte e di giorno. Nell'ambito di una riorganizzazione, in futuro ci saranno meno persone che lavoreranno di notte. È previsto che io lavori solo di giorno. Posso intraprendere un'azione legale contro questo provvedimento?

Non esiste alcun diritto legale al lavoro notturno e ai relativi supplementi. La Posta può impiegarti di giorno o di notte esercitando il diritto di impartire istruzioni ai sensi dell'art. 321d CO e sulla base dell'accordo contrattuale. Nel pianificare il tuo impiego, la Posta deve tenere conto anche degli aspetti legati alla tutela della salute (art. 2.29 CCL Posta) e alle pari opportunità (art. 2.26 CCL Posta), compresi i doveri familiari e di assistenza.

Poiché nell'ambito della riorganizzazione in futuro lavorerai solo di giorno, il tuo contratto dovrà essere adeguato riguardo all'obbligo di lavorare di notte. Questo punto contrattuale fondamentale può essere modificato solo nel rispetto del termine di disdetta previsto dal contratto.

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