Congresso 2021

Il futuro sarà digitale.
Vogliamo garantire che rimanga sociale.

Le delegate e i delegati di syndicom definiscono l’orientamento per plasmare il futuro della politica sindacale

Servizio pubblico, AVS e politica dei contratti collettivi di lavoro nelle divisioni syndicom

Quest’anno, a Langenthal, il congresso di syndicom si è concentrato sul servizio pubblico. I settori della logistica, delle TIC e dei media sono di fronte a sfide enormi. Per le delegate e i delegati di syndicom è chiaro che un futuro fatto di solidarietà, eque condizioni di lavoro e con più opzioni di vita è possibile solo con un'espansione e una trasformazione del servizio pubblico. È per questo che hanno adottato un manifesto sul servizio pubblico digitale e altre risoluzioni in questo senso. Chiedono una previdenza per la vecchiaia forte, misure contro il cambiamento climatico e vogliono sostenere gli sforzi per un contratto collettivo di lavoro dichiarato d’obbligatorietà generale per la distribuzione. Si sono anche espressi chiaramente contro la privatizzazione di PostFinance. Sono anche stati eletti il presidio, il nuovo comitato direttivo di syndicom.

Circa 200, tra delegate e delegati, hanno definito l’orientamento della politica sindacale di syndicom il 26 e 27 novembre scorsi al Kongresszentrum di Langenthal. Il Congresso è il massimo organo decisionale del sindacato syndicom. Salvo imprevisti, si svolge ogni quattro anni e fissa l’orientamento sindacale e politico del sindacato. Quest'anno, il congresso si è concentrato sul servizio pubblico, che mostra il suo valore soprattutto in tempi di crisi e sconvolgimenti. Confrontato all’attuale e progressiva digitalizzazione dell'economia e della società, il servizio pubblico dev’essere ridefinito e sviluppato in modo da poter mantenere il suo ruolo d’istituzione stabilizzante e equilibratrice.

10 anni di syndicom - il sindacato fa un bilancio

Sono passati dieci anni dalla fusione che ha dato origine a syndicom. Durante questo periodo, syndicom è stato in grado di prendere piede in diversi settori, concludere contratti collettivi di lavoro faro e sviluppare ulteriormente quelli esistenti. Tra questi, i contratti collettivi settoriali per i contact e call center e per le infrastrutture di rete, che sono stati dichiarati d’obbligatorietà generale, e il contratto collettivo per i corrieri in bicicletta e i servizi di recapito urbani. syndicom ha anche ancorato contrattualmente il diritto alla formazione continua e al perfezionamento professionale, elementi importanti in un mondo del lavoro in continua evoluzione. Lo stesso vale per i regolamenti sul lavoro a domicilio o per il diritto alla non-reperibilità. syndicom si occupa da anni anche dei settori d’attività del crowdworking e dell’economia delle piattaforme. Dopo aver definito anche dei codici di condotta (Codes of conduct) e dei CCL, il sindacato si sta ora impegnando per dare voce alle lavoratrici e ai lavoratori indipendenti e libere/i professioniste/i e ha commissionato uno studio per un'assicurazione in caso di mancanza di mandati. Un passo importante, soprattutto in questi tempi incerti di pandemia. Molto è successo anche sul piano delle pari opportunità - il punto culminante è stato lo sciopero delle donne del 2019 al quale hanno partecipato oltre mezzo milione di donne e uomini solidali che sono scesi in strada per ottenere più salario, tempo e rispetto. syndicom si è impegnato in particolare per le analisi salariali e per pensioni migliori. Una lotta importante continua ad essere quella contro il sessismo, le molestie sessuali sul posto di lavoro e il razzismo.

Il servizio pubblico nella digitalizzazione - moderno e a prova di crisi

Non c'è mai stato un momento migliore per riportare al centro delle discussioni l'importanza dell’approvvigionamento di base in beni e servizi d'infrastruttura per il futuro della Svizzera. La pandemia, in particolare, ha mostrato quanto è importante il ruolo svolto dal servizio pubblico e quanto sia decisiva la sua forma. Quarant'anni di politica borghese hanno deregolamentato il servizio pubblico, lo hanno smantellato e privatizzato. Per il sindacato syndicom, è il momento di una controffensiva. Il servizio pubblico non dovrebbe solo fornire un accesso non discriminatorio a tutte e a tutti a beni e servizi, ma dovrebbe anche farlo con una qualità elevata. Dovrebbe poi promuovere le pari opportunità e organizzare una più ampia partecipazione democratica. Le condizioni di lavoro nelle imprese del servizio pubblico devono essere normative per il progresso sociale. La trasformazione del servizio pubblico nel contesto della digitalizzazione è un tema centrale. Il manifesto di syndicom si concentra sul servizio pubblico digitale. Questo dev’essere inteso da un lato come la digitalizzazione dell'approvvigionamento e dall'altro sotto forma di nuovi beni e servizi per la società del futuro. Le questioni della protezione dei dati, del pericolo di un divario digitale e della necessaria offensiva della formazione continua sono elementi centrali

Risoluzioni per un futuro di solidarietà

Sulla base di diverse risoluzioni, le delegate e i delegati di syndicom hanno adottato richieste centrali per un futuro basato sulla solidarietà. Si sono espresse/i a favore di misure socialmente responsabili per combattere il cambiamento climatico, contro la privatizzazione di PostFinance e per sostenere gli sforzi in favore di un contratto collettivo di lavoro dichiarato d’obbligatorietà per il settore della logistica con salari equi. Inoltre, le delegate e i delegati di syndicom si oppongono chiaramente all'offensiva borghese contro le pensioni e quindi alla riforma dell'AVS-21. Un aumento dell’età di pensionamento delle donne è fuori discussione. Il congresso di syndicom si è anche schierato in favore del lancio di un'iniziativa popolare «Utili della Banca nazionale svizzera per l'AVS». Tutto il sindacato ha ribadito la sua solidarietà con il personale in pensione della Posta e chiede la reintroduzione dei buoni per il personale. Le delegate  ei delegati hanno anche criticato la recente sentenza del Tribunale federale, che addebita le elevate spese legali al quotidiano ginevrino «Le Courrier» per la procedura scaturita dal suo articolo critico su un controverso miliardario. La sentenza è un attacco alla libertà dei media e alla democrazia.

Confermato il presidio, eletta la nuova direzione

Daniel Münger, presidente del sindacato syndicom dal 2017, e Stephanie Vonarburg, vicepresidente, sono stati chiaramente riconfermati in carica dalle delegate e dai delegati. Lo stesso vale per i membri del comitato direttivo Matteo Antonini e Patrizia Mordini. Daniel Hügli è stato eletto come nuovo membro del Comitato direttivo in sostituzione di Giorgio Pardini, che non si è ricandidato. Daniel Hügli è segretario centrale e vice responsabile del settore TIC di syndicom dal 2015, ex gran consigliere del canton Berna ed ex consigliere comunale di Bienne è presidente di UNI Europa ICTS dal 2021.

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