CCL dei media

Come proseguono le cose per il contratto collettivo di lavoro per il settore dei media?

Più di 1'200 professionisti dei media chiedono all'associazione degli editori “Stampa Svizzera” (VSM) di riprendere le trattative con syndicom e l'associazione professionale impressum. Chiedono un buon contratto collettivo di lavoro (CCL) con salari minimi dignitosi, protezione per i liberi professionisti regolari (freelance) e buone condizioni di lavoro nel giornalismo. La petizione è stata consegnata il 28 novembre 2023.

 

Il settore de media ha urgentemente bisogno di un contratto collettivo di lavoro che definisca gli standard minimi per i professionisti dei media e protegga le loro condizioni di lavoro. Per questo motivo, dal 2017, il tuo sindacato syndicom e l'associazione professionale stanno negoziando con l'associazione degli editori “Stampa Svizzera” un contratto collettivo di lavoro per la stampa per la Svizzera tedesca e il Ticino. Le trattative però sono state interrotte perché la VSM ha rifiutato di migliorare la sua offerta. Insiste su salari minimi incredibilmente bassi e per i liberi professionisti regolari (freelance) continuerà ad essere molto difficile accedere alla protezione del contratto collettivo di lavoro. Per riportare la VSM al tavolo delle trattative, abbiamo lanciato una petizione con l'associazione professionale, che è stata firmata da oltre 1'200 professionisti dei media e consegnata alla VSM nell'inverno del 2023.  

Le nostre richieste

  • Un salario minimo adeguato e degli onorari corrispondenti. I salari minimi e gli onorari devono corrispondere al livello del contratto collettivo di lavoro della Svizzera francese. In situazioni finanziariamente difficili, tuttavia, le aziende mediatiche possono stipulare accordi flessibili.

  • Dovrebbe essere più facile per i liberi professionisti regolari (compresi i fotografi e videogiornalisti) accedere alla protezione del contratto collettivo di lavoro. Per raggiungere questo obbiettivo le condizioni d’accesso devono essere allentate.

  • Buone condizioni di lavoro: miglioramento nella tutela del diritto d'autore; adeguata protezione contro il licenziamento per i dipendenti di lunga data; trattamento equo degli straordinari e remunerazione adeguata durante il periodo di formazione.

Perché abbiamo bisogno di un salario minimo e di onorari minimi?

Le aziende mediatiche, alcune delle quali estremamente redditizie, offrono un salario minimo di soli 4’800 franchi, decisamente troppo poco per il lavoro giornalistico e addirittura inferiore di ben 1'000 franchi al salario minimo della Svizzera romanda. Per i liberi professionisti regolari, le aziende mediatiche propongono un compenso giornaliero di soli 400 franchi, che è inferiore di 184 franchi al compenso minimo stabilito nella Svizzera romanda.

L'attuale progetto di CCL presenta carenze anche in altri settori essenziali: trascura i diritti d'autore e i diritti di protezione affini dei liberi professionisti e offre una protezione insufficiente contro il licenziamento per i dipendenti di lunga data. Inoltre, manca la regolamentazione urgentemente necessaria dei carichi di lavoro, spesso eccessivamente elevati, soprattutto per i giovani professionisti dei media.

Come proseguono le cose per il contratto collettivo di lavoro?

L'offerta della VSM è stata respinta all'unanimità all'assemblea dei delegati di impressum. Lo stesso quadro è emerso dai sondaggi condotti da syndicom e impressum. Con la petizione il nostro obbiettivo è di riportare la VSM al tavolo delle trattative. Ti terremo aggiornato sul nostro sito web.

Ultimo aggiornamento: 28.11.2023

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Florian Niedermann, giornalista

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